Sistema tagliacode al Day Hospital Oncologico
Nuovo sistema «tagliacode» al Day Hospital oncologico del San Gerardo. Progetto finanziato da Cancro Primo Aiuto, onlus Don Giulio Farina e Qui Donna SiCura
Un nuovo sistema «tagliacode» al Day Hospital oncologico del San Gerardo. La novità è stata presentata venerdì allo Sporting Club. Presenti anche il prefetto Patrizia Palmisani e il questore Michele Sinigaglia.
Day Hospital oncologico, la novità
Un progetto da 50mila euro sostenuto da "Cancro Primo Aiuto", "Associazione don Giulio Farina" e "Qui Donna SiCura". Il sistema permetterà un percorso più affidabile e veloce per i pazienti, garantendone la privacy, consentirà di riassegnare ai volontari il ruolo di supporto ai malati e agevolerà il lavoro degli operatori lasciando più tempo per l'attività di assistenza. "Oggi – ha spiegato Paolo Bidoli, direttore dell’Oncologia al San Gerardo - il sistema di chiamata del paziente non è supportato da un sistema informatizzato, ma è delegato all'attività di volontarie che da una linea telefonica fissa, fanno da tramite tra medici, infermieri e il paziente". Da qui la necessità di un sistema tagliacode che porterà anche una maggior tutela della privacy dal momento che attualmente i pazienti vengono chiamati per nome e cognome.
Il plauso alla novità
"Il gioco di squadra si dimostra ancora vincente – ha osservato il direttore generale della Asst di Monza, Mario Alparone – Ringrazio le tre associazioni per lo sforzo nel realizzare questi progetti. Con questa novità si agevola il lavoro degli operatori del Day Hospital oncologico grazie a un sistema informatizzato. Con l’impegno delle associazioni, miglioriamo l’accesso alle prestazioni e alle cure per i nostri pazienti". Soddisfatto il presidente di Cancro Primo Aiuto, Flavio Ferrari: "Lo scorso autunno abbiamo realizzato alcuni interventi, anche di carattere tecnologico, per rendere maggiormente fruibile il day hospital oncologico. Oggi, insieme alle altre associazioni, completiamo l’opera con questo sistema che permette di accelerare le pratiche e garantire maggiore privacy". Il progetto ha avuto anche la benedizione del vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala: "È un’innovazione che facilita il lavoro del personale sanitario e aiuta i pazienti. Grazie alle onlus che contribuiscono a migliorare la qualità già eccellente dei servizi del San Gerardo. Si sta discutendo se il San Gerardo possa diventare un Irccs. Credo che la cosa più importante sia che il San Gerardo continui ad essere uno dei migliori presidi in Lombardia e in Italia".
Plauso anche da prefetto e questore
Plauso alla novità portata avanti dalle onlus è arrivata anche dal prefetto Patrizia Palmisani e dal questore Michele Sinigaglia. "Da un ospedale - ha osservato Palmisani - ci si aspetta competenza, sensibilità e organizzazione. Quando la collaborazione tra pubblico e privato, il gioco di squadra con le associazioni, porta a questi risultati non si può che accogliere con favore queste iniziative". "Il sistema sanitario lombardo non ha bisogno di troppe presentazioni. In questa la collaborazione tra sanità e onlus rappresenta un'eccellenza ulteriore e sinceramente guardo a queste iniziative con invidia, anzi con la speranza che in un futuro anche noi possiamo essere protagonisti in concreto di qualcosa di simile".