Vimercate

Delitto Simone Stucchi: meno di 7 anni ai giovani accusati dell'omicidio

Le richieste di condanna del pubblico ministero nel processo per l'uccisione del 22enne di Vimercate.

Delitto Simone Stucchi: meno di 7 anni ai giovani accusati dell'omicidio
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Condanna a 6 anni e 8 mesi. Questa la richiesta di pena più alta formulata ieri, venerdì 18 novembre, dal pubblico ministero della Procura di Milano, Antonio Cristillo, nell'ambito del processo a carico degli imputati maggiorenni accusati di aver preso parte a vario titolo all'efferata aggressione, avvenuta il 29 settembre del 2021 a Pessano con Bornago, che portò alla morte di Simone Stucchi, 22enne di Vimercate, ucciso a coltellate.

Simone Stucchi

Le richieste più alte

La richiesta di condanna a 6 anni e 8 mesi riguarda Everton Enrico Drago, imputato non solo per omicidio ma anche per droga e possesso di armi. Richieste lievemente inferiori, a 6 anni e 5 mesi, per Dennis Vistaraj, Manuel Pozo Morera e Karim Boussif.  Pene basse perché gli imputati possono fare conto sul rito abbreviato, che assicurata la riduzione di un terzo della pena, e sulle attenuanti generiche.

Rito abbreviato per sette

Sette coloro che hanno scelto il rito abbreviato: quattro di questi devono rispondere di omicidio, gli altri tre di aver partecipato a vario titolo alla rissa. Per loro il pm ha chiesto condanne tra i 2 anni e 8 mesi e i 3 anni di reclusione.

Altri due accusati di omicidio saranno processati con rito ordinario

Per altri due giovani accusati di omicidio si procederà invece con il rito ordinario davanti alla Corte d'Assise di Milano. Per altri nove, infine, è già stata accolta la richiesta di messa alla prova.

Tra i 19 coinvolti anche 5 minorenni

Diciannove in tutto i giovani coinvolti, tra i quali anche 5 minorenni. Indagini lunghe svolte dai Carabinieri che avevano portato agli arresti il 15 giugno scorso a quasi nove mesi dal delitto.

I rilievi dei Carabinieri a Pessano nel luogo dell'omicidio

La rissa

All'origine della rissa, avvenuta il 29 settembre in un parchetto di Pessano con Bornago, un regolamento di conti tra un gruppo di Vimercate, di cui faceva parte Simone Sticchi, e uno di Pessano per una questione legata al pagamento di alcune dosi di droga con soldi falsi. I due gruppi si erano presentati armati. Ben presto la situazione era degenerata. Simone Stucchi era rimasto sull'asfalto privo di vita.

 

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