"La situazione è gravissima"

Detenuto appicca il fuoco in cella: tre agenti intossicati

E' accaduto nella serata di ieri nel carcere di Monza

Detenuto appicca il fuoco in cella: tre agenti intossicati
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Detenuto appicca il fuoco in cella: tre agenti intossicati. E' accaduto nella serata di ieri - mercoledì 6 ottobre 2021 - nel carcere di Monza.

Detenuto appicca il fuoco in cella: tre agenti intossicati

Erano circa le 21 quando un detenuto di nazionalità senegalese, in carcere per rapina, ha acceso il fuoco all'interno della sua cella. Immediato l'intervento della Polizia penitenziaria. La densa colonna di fumo sollevatasi ha provocato l'intossicazione di tre agenti accorsi nella cella per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza gli altri detenuti. Per loro è stato necessario il trasporto in ospedale.

Quanto al motivo che ha spinto l'uomo a dare fuoco alla cella, sarebbe riconducibile a una forma di protesta: non avrebbe gradito la terapia prescritta dai medici e dunque avrebbe appiccato l'incendio in segno di contestazione.

"La situazione è gravissima"

"Purtroppo dobbiamo constatare come la gravissima situazione in cui versano gli istituti penitenziari non accenni a trovare una soluzione - ha fatto sapere Giuseppe Bolena, segretario regionale dell'Osapp, l'organizzazione sindacale autonoma di Polizia penitenziaria - Ormai le aggressioni ai danni degli agenti sono all'ordine del giorno. Abbiamo più volte chiesto al ministro di intervenire con misure efficaci in un panorama, quello penitenziario, che è ormai desolante. Per quanto concerne l'evento avvenuto a Monza, è stato gestito in modo maestrale dal personale di Polizia Penitenziaria mettendo in salvo gli altri detenuti ed evitando conseguenze peggiori. L'auspicio di pronta guarigione per i poliziotti coinvolti".

Le richieste al Ministro della Giustizia

Intanto le principali sigle sindacali legate alla Polizia penitenziaria (Sappe, Osapp, Sinappe, Uspp, Fns Cisl e Cgil Funzione pubblica) hanno inviato una missiva al Ministro della Giustizia Marta Cartabia. Tre le richieste: rivedere modello di custodia detentiva per porre un freno al crescente trend di aggressioni da parte dei detenuti nei confronti degli operatori, poliziotti in primis, l’incremento dell'organico e la revisione delle recentissime direttive in materia di perquisizioni generali straordinarie, specie a riguardo delle comunicazioni preventive.

 

 

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