Polizia di Stato

Deve scontare 9 anni: carcere "rinviato" perché incinta del decimo figlio

La 32enne aveva iniziato con scippi e furti già a 13 anni

Deve scontare 9 anni: carcere "rinviato" perché incinta del decimo figlio
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Dovrebbe scontare nove anni di carcere. Ma il condizionale è d'obbligo visto che, essendo incinta (del decimo figlio), la misura carceraria è stata nuovamente rinviata.

Deve scontare 9 anni

Nella notte di giovedì 3 agosto alle 3.45, presso la centrale operativa della Questura è arrivata una segnalazione di “alert” che segnalava la presenza, in una struttura recettiva di Monza, di una persona che risultava essere ricercata.

Immediatamente la nota è stata girata a un equipaggio della Squadra Volanti della Questura, che ha subito raggiunto l’albergo da cui era scattato l’allarme, accertando come una ospite risultasse essere destinataria di un ordine di Esecuzione Penale emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Imperia, dovendo scontare una condanna a 9 anni di carcere per reati contro il patrimonio e la persona.

Incinta del decimo figlio

La donna 32enne, di origini bosniache, aveva prenotato una stanza dell’hotel per la notte tra mercoledì 2 agosto e giovedì 3 agosto e lì si trovava a pernottare insieme al compagno. Da ulteriori accertamenti nelle banche dati, i poliziotti come risultasse essere gravata da numerosi precedenti di polizia.

Rapine e scippi da quando aveva 13 anni

Già a partire dal 2004, e dunque da quando aveva 13 anni, aveva iniziato a commettere decine e decine di furti e scippi, oltre a violazioni in materia di armi e reati in materia di immigrazione.

Più volte nelle città italiane le era stato vietato di accedere a determinati luoghi urbani, quali stazioni e metropolitane a causa dei continui tentativi di borseggio e nel marzo 2023 il Questore di Milano le aveva inibito l’accesso all’intera rete metropolitana e ferroviaria compresi gli accessi di superficie e le immediate vicinanze degli stessi per la durata di 12 mesi.

Forniva false generalità

Risultavano inoltre alcuni precedenti per false attestazioni delle proprie generalità per aver più volte dichiarato di chiamarsi in modo differente, di essere cittadina bosniaca o francese, ovvero di essere nata in luoghi e date differenti.

Le numerose condanne per i plurimi reati commessi dalla donna tra il 2004 e il 2022 avevano determinato l’adozione di un provvedimento giudiziario di unificazione delle pene inflitte.

Carcere rinviato

Tuttavia, nonostante le Forze di Polizia avessero più volte fermato la donna per l’esecuzione della pena, la stessa risultava sempre essere in situazioni personali o familiari tali da non consentire, di poter procedere al collocamento della donna presso una struttura carceraria ai fini di espiare la pena residua.

"E' incompatibile"

Gli Agenti della Volante hanno così identificato la coppia, verificando come la donna sia risultata essere madre di nove figli ed in attesa del decimo figlio, circostanza sussistendo la quale non si procede a dare esecuzione all’ordine di carcerazione, attesa l’incompatibilità del suo stato con il regime carcerario.

A riprova dell’evidente stato di gravidanza, la donna ha esibito un certificato medico. I poliziotti, terminati gli accertamenti del caso, e preso atto del non luogo a procedere, hanno informato l'autorità giudiziaria al fine di disporre un nuovo differimento dell’esecuzione della pena residua di 9 anni da espiare.

 

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