Dichiarava un reddito esiguo ma aveva un patrimonio di 500mila euro intestato a prestanome

I beni posseduti dal monzese sono stati confiscati e saranno destinati a usi utili per la collettività.

Dichiarava un reddito esiguo ma aveva un patrimonio di 500mila euro intestato a prestanome
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I beni posseduti dal monzese sono stati confiscati. I militari della Guardia di finanza hanno dato esecuzione a un decreto emesso dalla Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano.

Dichiarava un reddito esiguo ma aveva un patrimonio di 500mila euro intestato a prestanome

Confiscati i beni

Fin dagli anni Settanta, il monzese al quale oggi, martedì 26 marzo 2019, sono stati confiscati beni per un valore complessivo di 500mila euro intestati a vari prestanome, aveva accumulato condanne per diversi reati gravi come l'associazione per delinquere, l'estorsione, la ricettazione e la spendita di monete false. Ma grazie ad approfonditi accertamenti patrimoniali estesi anche ai componenti del nucleo famigliare dell'interessato, i militari della Guardia di finanza sono riusciti a dimostrare una rilevante sproporzione tra gli esigui redditi dichiarati nel tempo, l'attività lavorativa svolta e i beni mobili e immobili posseduti da lui e dai famigliari, che fungevano a tutti gli effetti da prestanome. Le Fiamme gialle, dunque, hanno individuato due immobili (un appartamento e un box) oltre alle disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 500mila euro. Un patrimonio consistente, che secondo quanto emerso, è è stato illecitamente accumulato e detenuto dal pregiudicato di origine campana ma residente a Monza. La Guardia di finanza, preso atto del "curriculum" criminale del soggetto e la propensione a vivere di proventi illeciti, ha proposto all'Autorità giudiziaria il sequestro dei beni a cui è seguita la confisca. Quanto confiscato, fanno sapere le Gdf, sarà destinato a usi utili per la collettività.

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