Distrutta (di nuovo) la panca rossa contro la violenza sulle donne
A distanza di un anno dall'ultimo episodio, ci risiamo. Il mese dedicato alla sensibilizzazione inizia con un atto deprecabile a Santa Margherita
Distrutta, di nuovo, la panca posizionata a Lissone in segno di lotta e sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.
Distrutta la panchina rossa
Ci risiamo. A distanza di meno di un anno dall’ultimo episodio la panchina rossa dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne posizionata nel giardino pubblico di piazza Camporelli nel quartiere Santa Margherita è stata completamente distrutta e devastata da mani ignote.
Una banda di vandali, infatti, se l’è presa con la panca posizionata negli anni scorsi dall’Amministrazione insieme alle sedute «gemelle» del parco di Villa Magatti in via Garibaldi e largo Lea Garofalo accanto alla sede del distretto sanitario.
Un atto vandalico scoperto dagli stessi residenti che hanno lanciato subito un allarme sulla situazione di degrado che, sempre più spesso, vede protagonista proprio l’area verde del rione.
Episodi del genere fanno sempre male e vanno assolutamente condannati. Ma quando questi capitano a ridosso del mese dedicato proprio alla lotta contro la violenza sulle donne e i femminicidi, credo che assumano una connotazione ancora più triste e deplorevole.
Ha commentato, amareggiata, l’assessore alle Pari opportunità Carolina Minotti.
La rabbia del sindaco Borella
Un gesto deprecabile che, ancora una volta, dimostra scarsa sensibilità sul tema. La panca di Santa Margherita dopo essere stata distrutta è stata poi ricomposta sopra un’altra panchina e «addobbata» con una bicicletta malconcia.
Non posso che condannare un gesto, tra l’altro l’ennesimo, di questo tipo - ha commentato il sindaco Laura Borella - Spiace che questi episodi accadano a ridosso del mese dedicato all’impegno contro la violenza di genere e per la promozione del rispetto. Provvederemo a ripristinarla al più presto.
Ora spetterà all’Amministrazione, ancora una volta, mettere mano al portafoglio per sistemare laddove i vandali colpiscono senza pensarci due volte.
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