Monza

Divieto di avvicinamento per uno stalker già ammonito

Continuava a perseguitare una 22enne: ora non potrà più avvicinarsi alla sua abitazione e nemmeno al posto di lavoro.

Divieto di avvicinamento per uno stalker già ammonito

Non si voleva proprio rassegnare all’idea della fine della loro relazione sentimentale. Così un trentenne di nazionalità albanese, regolare sul territorio italiano e residente in Brianza, aveva cominciato a porre in essere una serie di condotte persecutorie nei confronti di una ventiduenne residente a Monza, conosciuta nel 2018 presso una scuola serale frequentata da entrambi.
I ripetuti comportamenti intrusivi nella sfera privata della giovane, mediante incessanti messaggi, telefonate e appostamenti sia all’uscita da scuola, sia presso il luogo di lavoro della ragazza avevano spinto quest’ultima, nell’aprile 2021 a chiedere aiuto alla Polizia e a presentare un’istanza di ammonimento per atti persecutori nei confronti dello stalker.

Divieto di avvicinamento per uno stalker già ammonito

La meticolosa quanto rapida attività istruttoria condotta dall’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili della Divisione Anticrimine della Questura di Monza, aveva consentito, attraverso l’acquisizione di riscontri testimoniali e documentali, di delineare a carico dell’uomo, un quadro indiziario riconducibile a comportamenti vessatori nei confronti della vittima, con conseguenti notevoli ripercussioni nella sua vita privata e nella sfera emotiva. Il Questore di Monza e Brianza aveva così emesso un provvedimento di ammonimento, invitando il giovane a tenere una condotta conforme alla legge.

Nonostante l’ammonimento l’uomo continuava a perseguitare la ragazza

Ciononostante nei mesi successivi, l’escalation delle condotte persecutorie e ossessive dell’uomo, accompagnate da deliranti messaggi e numerosissimi tentativi di incontrare la ragazza anche sul posto di lavoro, hanno indotto la Divisione Anticrimine della Questura di Monza, che nel tempo continuava a monitorare la situazione e a mantenere i contatti con la vittima, ad emettere a carico dell’uomo l’ulteriore misura di prevenzione del Foglio di via obbligatorio da Monza e, pressoché contestualmente, ad acquisire la querela per atti persecutori presentata dalla vittima.

Il nuovo provvedimento

I gravi e univoci elementi indiziari raccolti a carico del soggetto hanno così consentito al G.I.P presso il Tribunale di Monza, che ha ritenuto ricorrere gravi, intense e specifiche esigenze cautelari, di emettere a carico del giovane la misura cautelare, eseguita nella giornata di ieri da personale della Divisione Anticrimine della Questura, del divieto di avvicinarsi a meno di 300 metri, all’abitazione, al luogo di lavoro, alla scuola e ad ogni altro luogo abitualmente frequentato dalla giovane, nonché di comunicare con la stessa con qualunque mezzo.