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Dopo l’era Sticchi Damiani sarà ora Geronimo La Russa a guidare Aci Italia

Il figlio del presidente del Senato guiderà l'ente per il prossimo quadriennio

Dopo l’era Sticchi Damiani sarà ora Geronimo La Russa a guidare Aci Italia
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Chiusa (con un colpo di mano del Governo Meloni) l’era di Angelo Sticchi Damiani - e dopo l’intermezzo del commissario - sarà ora Geronimo La Russa, già a capo dell’Automobile club Milano, a guidare Aci Italia.

Geronimo La Russa a capo di Aci

Quarantacinque anni, avvocato, il figlio del presidente del Senato guiderà l’ente per il quadriennio 2025-‘28. Questo, l’esito delle elezioni che si sono tenute mercoledì e che lo hanno visto incassare il 78 per cento dei 2.112 voti rappresentanti la totalità degli aventi diritto.

«È per me un grande onore essere stato eletto a guidare l’Aci, un’istituzione che rappresenta un patrimonio per il Paese, per i cittadini, per i territori, per il mondo dello sport - ha fatto sapere La Russa subito dopo lo spoglio - Questo risultato è frutto di un lavoro condiviso, che parte da lontano e guarda al futuro. Lavorerò con spirito di servizio, ascolto e determinazione, nel rispetto di ogni sensibilità e con una squadra competente ed appassionata».

"Valorizzeremo Monza"

Le congratulazioni sono arrivate anche dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: «Complimenti a Geronimo La Russa del quale ho potuto apprezzare la professionalità come presidente di Aci Milano - le parole del Governatore - Gli auguro buon lavoro e in bocca al lupo in vista di questo nuovo incarico che saprà interpretare con assoluta competenza». E assicura: «Ci incontreremo presto per valutazioni di carattere generale e in particolare per la valorizzazione dell’autodromo di Monza».

La fine dell'era Sticchi Damiani

Aveva fatto giusto in tempo a chiudere la sua partita più importante. Quella del rinnovo del contratto - arrivato dopo trattative lunghe e serrate - che garantirà all’Autodromo di Monza di poter continuare a ospitare il Gran Premio di Formula 1 fino al 2031. Poi, sull'ex presidente di Aci Angelo Sticchi Damiani si era abbattuta la scure del Governo che, dopo aver espresso già in autunno - in concomitanza con la sua rielezione per il quadriennio 2025-‘28 - le proprie perplessità in merito, era passato all’azione. E lo aveva fatto con un articolo inserito nel decreto Emergenze del 31 dicembre che stabiliva un limite nella riconferma dei presidenti di enti pubblici di natura sportiva, quale è Aci.  Limite che Sticchi Damiani, alla sua quarta rielezione, aveva superato. E così l’ente non aveva potuto fare altro se non procedere in tal senso, indicendo nuove elezioni.

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