Grande amore

Dopo una vita assieme "scelgono" di morire uno dopo l'altro

I coniugi Cecchi di Monza sono deceduti un giorno dopo l'altro, dopo essersi salutati l'ultima volta

Dopo una vita assieme "scelgono" di morire uno dopo l'altro
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Sono morti assieme, uno dopo l'altro, dopo essersi detti addio, come assieme avevano vissuto.

Dopo una vita assieme

Sposati per 63 anni, i due coniugi monzesi Liliana Bonato e Luigi Cecchi sono morti uno dopo l’altro, a meno di un giorno di distanza. Lui 95 anni e lei 87, hanno «scelto» di aspettarsi anche per l'ultimo viaggio e di farlo a braccetto come avevano vissuto più della metà della loro esistenza. Erano una coppia che ha condiviso moltissimo, come ha ricordato anche don Giuseppe che ha celebrato l’omelia nella chiesa di Sacro Cuore di Monza, nel quartiere Triante, che ha fatto da sfondo alla vita di Liliana e Luigi.  Il loro era uno di quegli amori lungo più di mezzo secolo che oggi farebbero sospirare. Un amore da fiaba che come quello di Romeo e Giulietta li ha visti scegliere di non vivere uno senza l’altro.

L'ultimo addio prima di morire

Lei ricoverata in ospedale per le complicanze di una polmonite batterica, ormai in fin di vita ha quasi resistito perché il suo Luigi potesse andare a salutarla un’ultima volta.
Lui, 95 anni e una volontà di ferro, si è sottoposto al tampone e a tutti i controlli di sicurezza dell’era Covid pur di entrare al San Gerardo dove la moglie si trovava in un letto d’ospedale, accompagnato dai due figli, Claudio e Attilio. Ha dato una carezza alla sua Liliana, le ha sussurrato qualcosa che sarebbe rimasto tra loro e si è chinato per darle un ultimo bacio sulla fronte. Era lunedì pomeriggio e lui stava bene, seppure con gli acciacchi dell’età, ma era ben consapevole che la sua compagna di vita di lì a poco se ne sarebbe andata. Quello era davvero un addio e lui lo sapeva.
Il giorno dopo, martedì, le sue condizioni sono precipitate all’improvviso. Quindi il ricovero - d’urgenza - al Policlinico di Monza dove, purtroppo, nonostante le cure cui è stato sottoposto Luigi Cecchi, il cuore ha smesso di battere. «Mercoledì sono andato in ospedale a trovare la mamma che era in coma e le ho detto: ”Puoi stare tranquilla, adesso puoi andare anche tu, papà è morto e ti sta aspettando”. Un’ora dopo è morta anche lei. Sembra quasi che abbiano voluto andarsene assieme», ha raccontato commosso il figlio Attilio, 62 anni.

I funerali nella chiesa delle nozze

I funerali, neanche a dirlo, sono stati celebrati nella stessa chiesa di Triante, il «Sacro Cuore» dove si erano sposati nel 1958, giurandosi amore eterno. Una promessa mantenuta. «Papà ha voluto essere cremato senza cerimonia religiosa, mentre per mamma sabato c’è stato il funerale molto partecipato - ha raccontato Attilio - E’ stato comunque un modo per ricordarli entrambi».
Una vita intensa la loro. Liliana e Luigi si erano conosciuti nella loro Monza e non l’hanno mai lasciata. Lui l’aveva notata in centro, si erano innamorati e poi avevano preso casa a Triante. «Lei aveva 24 anni e lui 32, per i tempi non erano giovanissimi. Ma i figli arrivarono subito dopo il matrimonio», raccontano Attilio e Claudio.
Lui lavorava alla celebre «Montecatini» di Milano, lei era centralinista alla «Sip» e dopo negli anni sarebbe passata agli uffici commerciali. Poi la pensione e il tempo di dedicarsi al volontariato.
Liliana entrò in Avo e si mise a disposizione dei malati in ospedale. Aiutava anche in parrocchia. Non amava i riflettori, ma le piaceva rendersi utile e aveva dato una mano anche a cucire gli arazzi che si trovano sulla Navata della chiesa di via Vittorio Veneto. E in quella stessa chiesa sabato mattina tanti amici e parenti si sono stretti ai due figli della coppia. Per loro  un dolore grandissimo, ma anche la consolazione oggi di immaginarli assieme, lei attaccata al braccio del suo Luigi, sorridente come il giorno in cui si sono promessi il «finché morte non ci separi».

 

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