Era lecchese

E' Furio Frigerio la vittima dell'incidente sul lavoro a Cesano

Il 50enne è morto schiacciato dal carico che aveva sul camion.

E' Furio Frigerio la vittima dell'incidente sul lavoro a Cesano
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E' morto sul colpo, schiacciato dal carico del suo camion Furio Frigerio 50 anni, vittima di un terribile incidente sul lavoro avvenuto nella mattinata di oggi, giovedì 18 novembre 2021 in Brianza, a Cesano Maderno. Originario di Bulciago, residente da qualche anno a Valmadrera, era stato anche anche titolare del Bar Trescan di via Col di Lana a Lecco situato a pochi passi dal cimitero monumentale.

Furio Frigerio muore schiacciato dal carico del suo camion. Aveva 50 anni

Il 50enne, questa mattina, aveva raggiunto la ditta Eurofed, che opera nel settore Resine, al civico 23 di via Po a Cesano Maderno a bordo del suo camion. Poco prima delle 8.30 Frigerio, probabilmente durante le operazioni di trasferimento del materiale, è rimasto schiacciato dal carico di circa 300 chilogrammi che trasportava sul mezzo. Immediata è partita la telefonata alla Centrale operativa dell'Agenzia Regionale di Emergenza e Urgenza che ha inviato sul posto due mezzi con il  codice rosso di di massima gravità.

Inutili i soccorsi

Nonostante il tempestivo intervento soccorritori della Croce rossa di Misinto e degli uomini del 118 per il 50enne non c'è stato nulla da fare. Toppo gravi le ferite riportate nell'incidente. Frigerio è stato rinvenuto in arresto cardiocircolatorio e ai medici non è rimasto che il terribile compito di constare il decesso. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia locale di Cesano Maderno e i tecnici dell'ispettorato del lavoro di Ats Brianza che dovranno ricostruire la dinamica del tragico incidente sul lavoro.

Frigerio, padre di due figli era anche un volto noto della politica lecchese vicino agli ambienti della Lega e di Fratelli D'Italia. Nel 2015 era sceso in campo alle elezioni amministrative di Lecco sostenendo, tra le fila della lista del Partito di Giorgia Meloni, il candidato sindaco Alberto Negrini.

Ancora una morte bianca

In Lombardia, se si considerano anche gli infortuni in itinere (cioè verificatisi nel tragitto casa-lavoro e viceversa), la media di infortuni mensili tocca quota 8.300. Nei primi sei mesi di quest’anno, nella nostra Regione, gli infortuni mortali sono stati complessivamente 72. Nella provincia di Monza e Brianza gli infortuni denunciati all’Inail sono in aumento: nei primi sei mesi del 2020 erano stati 4.208, quest’anno sono stati 4.392. L’incremento è stato di 184 incidenti.

"Al tavolo delle trattative – spiega Luigi Caputo, segretario generale Fit Cisl Monza Brianza Lecco, la struttura che segue la logistica e i trasporti – quasi sempre si è tutti d’accordo in tema di sicurezza. Poi, dal punto di vista operativo, la situazione è diversa. C’è il rischio che siano poche le imprese che rispettano integralmente le norme antinfortunistiche. E non è semplice individuare chi invece le elude. In tempi di crisi, oltretutto, diventa più facile risparmiare tagliando proprio sulle misure di sicurezza".

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