Ieri la tragedia

E' Luca Blondi la vittima dell'infortunio mortale sul lavoro a Lissone

Il 51enne, giardiniere, stava lavorando alla potatura di alcune piante. E' rimasto schiacciato dalla piattaforma elevatrice.

E' Luca Blondi la vittima dell'infortunio mortale sul lavoro a Lissone
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Si chiamava Luca Blondi, aveva 51 anni e viveva a Osnago, provincia di Lecco, il giardiniere rimasto vittima ieri di un infortunio mortale sul lavoro.

E' Luca Blondi la vittima dell'infortunio mortale sul lavoro a Lissone

Erano circa le 17 di ieri e Blondi si trovava a Lissone, in via Evangelista Torricelli, per la potatura di alcune piante. Durante una manovra della piattaforma elevatrice sarebbe rimasto schiacciato dal macchinario stesso. Nonostante la tempestività dei soccorsi e il trasporto d'urgenza all'Ospedale San Gerardo per il 51enne non c'è stato nulla da fare. La notizia del decesso è stata confermata nella serata di ieri  direttamente dal sindaco Concetta Monguzzi.

Inutili i soccorsi

Una volta arrivato al Pronto soccorso dell'ospedale San Gerardo di Monza, nonostante le manovre di rianimazione del Seregno Soccorso e del personale sanitario arrivato sul luogo della tragedia con l'automedica,  ai medici non è restato altro da fare che constatare il decesso. Spetterà ora agli uomini del Comando di via Gramsci fare definitivamente chiarezza sull'accaduto.

Il mese scorso un'altra vittima di un infortunio mortale sul lavoro a Besana

Purtroppo si tratta dell'ennesima vittima sul lavoro in Brianza. Meno di un mese fa la stessa sorte è toccata a un operaio 50enne al lavoro in un cantiere edile di Besana in Brianza rimasto schiacciato dalla cabina di un escavatore: anche per lui purtroppo non c'è stato nulla da fare. Mentre il 5 gennaio un altro operaio è rimasto gravemente ferito all'interno della ditta "Brivaplast" di Ornago, a seguito di uno schiacciamento causato da un bancale pesante.

Una escalation di infortuni preoccupante che purtroppo non può considerarsi un caso isolato. La Cgil MB proprio nei giorni scorsi ha fornito i dati del 2021: anno in cui solo in Brianza si sono contati quattro decessi e oltre settemila infortuni. LEGGI QUI I DATI  

Brianza Rete Comune porta il tema in Consiglio Provinciale con un Ordine del giorno

In queste ore è arrivata anche una nota di Brianza Rete Comune che ha fatto sapere di portare il tema degli infortuni sul lavoro in Consiglio Provinciale con un Ordine del Giorno.

“Gli infortuni sul lavoro sono un’emergenza che colpisce anche il nostro territorio. I dati degli ultimi cinque anni ci parlano di una media di 7.500 infortuni denunciati in Brianza su un totale di 64.000 imprese e 274.000 lavoratori. Chiaro che con questi numeri l’infortunio mortale è dietro l’angolo”, lo afferma Giorgio Garofalo, consigliere provinciale del gruppo Brianza Rete Comune.

“Nel corso del 2019 – continua il consigliere –, nella Provincia di Monza e Brianza si sono registrati 14 morti sul lavoro. Nel 2020 gli infortuni denunciati sono stati più di 7.700 di cui 8 mortali mentre nel 2021 ci sono stati 7.300 infortuni di cui 4 mortali. Anche il 2022 si è aperto con un lavoratore deceduto in cantiere a Besana in Brianza e numerosi incidenti. Ed è proprio di ieri la notizia di un lavoratore a Lissone travolto e schiacciato in cantiere da una piattaforma elevatrice”.

“Crediamo che la Provincia – prosegue Garofalo – possa assumere un ruolo politico propositivo e di coordinamento territoriale. Nel documento che abbiamo presentato, abbiamo voluto fare riferimento al Protocollo per il potenziamento della sicurezza sul lavoro del 2020 e all’Accordo per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel comparto delle costruzioni del 2012, due passaggi che avevano visto il protagonismo della Provincia insieme alle altre istituzioni del territorio. Gli interventi previsti da questi documenti sono la base di un’azione da rilanciare”.

“Un richiamo a lavorare con maggiore attenzione e impegno per contrastare la tragedia delle morti sul lavoro – aggiunge Vincenzo Di Paolo, capogruppo di Brianza Rete Comune – è arrivato proprio ieri dal Presidente della Repubblica nel suo discorso davanti al Parlamento. Mattarella ha parlato di ‘dovere primario’ che deve coinvolgere tutti i livelli istituzionali. Abbiamo chiesto che la Provincia porti avanti un’interlocuzione con Regione Lombardia perché vengano effettivamente implementate le risorse per la programmazione di iniziative di prevenzione e l’attivazione del piano assunzionale negli organici ATS dei nuovi operatori della Prevenzione e Sicurezza negli ambiti di lavoro”.

“È importante – conclude la consigliera Concettina Monguzzi – che la questione venga affrontata sul Tavolo di concertazione Provinciale per il Lavoro e la Formazione. Per fare in modo che aumenti la sensibilità sulla tematica della sicurezza è indispensabile un’azione congiunta che veda coinvolti tutti i soggetti che la Provincia può convocare a questo Tavolo”.

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