E' tornato dall'Islanda con 7mila fotografie

Si è conclusa nei giorni scorsi la nuova avventura del fotografo brioschese Andrea Nobile

E' tornato dall'Islanda con 7mila fotografie
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E' tornato dall'Islanda con 7mila scatti. Si è conclusa nei giorni scorsi la nuova avventura del fotografo brioschese Andrea Nobile.

L'Islanda in 7mila fotografie

Con la sua macchina fotografica, sua inseparabile compagna di viaggio e di avventure, ha girato il mondo. Dall’Europa all’America del Nord al Cile, catturando immagini di paesaggi mozzafiato dai colori meravigliosi che solo la natura sa offrire. Il 31enne fotografo naturalista Andrea Nobile, un diploma in Agraria in tasca, ha sempre avuto la passione per la fotografia, sin da piccolo. Un’arte trasmessa dal papà.

"Ho iniziato nel 2006, all’età di dodici anni, ad avere una compatta digitale con la quale catturavo le mie prime immagini, per poi continuare a documentarmi, a partecipare a corsi di fotografia" ha raccontato il brioschese, specializzato in macrofotografia e viaggi. Grazie alla sua continua formazione, le sue opere sono esposte sia in Italia che all’estero. Numerosi sono i riconoscimenti in diversi concorsi.
Zaino in spalla e obiettivo sempre in mano, pronto a scattare momenti particolari. Il fotografo è reduce da un viaggio in Islanda, dal 15 al 24 giugno, un workshop fotografico tra i Fiordi dell’Ovest.

Nuovi obiettivi: Giappone e Canada

"In realtà è il mio quinto viaggio in quella terra e, ogni volta, è sempre diversa. Siamo andati in sei, tre fotografi e tre botanici. Un tour che ho organizzato io. Mille chilometri tra i Fiordi. Abbiamo visitato il museo del folklore, con reperti d’epoca che illustrano la pesca  e  la vita in mare, il parco di  Hornastrandir, Kaldbakur il monte più alto dei Fiordi occidentali, il museo marittimo all’aperto Osvor, la cascata di Dynjandi, la spiaggia rossa di Raudisandur, la calotta glaciale del Drangajokull. Siamo riusciti a scattare foto alle foche, alla volpe artica, balene, portando a casa 7mila scatti. Ogni giorno, dopo il tramonto, ci riunivamo per una serata di briefing per il giorno successivo e visione delle foto scattate. Ora si tratta di riordinarle per un progetto: una mostra personale ad ottobre. Nei miei reportage manca Giappone e Canada che spero di poter scoprire in futuro".

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