Ecomuseo di Leonardo rilancio e trasferimento della sede a Vaprio

Dalla trezzese Villa Gina alla vapriese Casa del Custode delle Acque.

Ecomuseo di Leonardo rilancio e trasferimento della sede a Vaprio
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Ecomuseo rilancio e nuova casa. Lunedì il Consiglio comunale trezzese ha approvato il nuovo statuto. Questa sera, mercoledì, toccherà a Vaprio e a Cassano.

Ecomuseo rilancio e nuova casa

Nuovo statuto e nuova casa per l’Ecomuseo di Leonardo. Il nuovo statuto, approvato lunedì dal Consiglio comunale trezzese all’unanimità, passerà questa sera, mercoledì, al vaglio del parlamentino vapriese. “Nel corso del 2017 Regione Lombardia ha analizzato tutti gli entri di questo tipo – ha spiegato il primo cittadino trezzese Danilo Villa –  Alcuni sono stati eliminati, altri, pochi, promossi, mentre per altri sono stati richiesti alcuni requisiti minimi come per l’Ecomuseo di Leonardo. Uno di questi era una nuova sede per staccarlo dall’ente del parco”. La sede dell’Ecomuseo passerà quindi da Villa Gina a Trezzo alla Casa del custode delle acque a Vaprio. “Credo che la sede dell’Ecomuseo dedicato a Leonardo a Vaprio ci stia benissimo visto il legame tra Leonardo e Vaprio d’Adda”.

Galleria interattiva

Nel rilancio dell’Ecomuseo di Leonardo trova terreno fertile non solo a Trezzo ma anche a Vaprio che ospiterà la nuova sede. A seguire la vicenda che ha portato alla richiesta di Regione Lombardia di un nuovo statuto per il Comune di Vaprio sono stati il sindaco Andrea Beretta e l’assessore Evelina Cavenago.  “E’ stato chiesto al professor Edo Bricchetti di elaborare un nuovo statuto – ha spiegato Cavenago – Il cambiamento della sede è stato uno dei requisiti richiesti dalla Regione e credo che la nuova location della Casa del Custode delle acque, dove esiste già la galleria interattiva Leonardo, possa essere il luogo ideale”.

Cassano ci crede

Per i primo cittadino di Cassano Roberto Maviglia il progetto è ancora valido. “Ecomuseo prima era gestito dal Parco, poi noi Comuni abbiamo deciso di “congelarlo” – ha spiegato – Mantenerlo senza averlo attivo è stata una scelta. Ora, anche a seguito dei rilievi di Regione, ci siamo incontrati e abbiamo deciso di rilanciarlo. L’accreditamento all’ente lombardo, un domani, potrebbe portare ad avere contributi ma al momento non è così. Abbiamo scelto di sviluppare il progetto perché crediamo che sia un buon strumento per favorire la collaborazione tra le nostre Amministrazioni in modo da valorizzare la zona dal punto di vista culturale e turistico”.

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