Desio

Edicolante ingannato dalla truffa delle monetine: rubato l’incasso

I ladri hanno agito nell’orario della chiusura domenicale: portati via 400 euro e il cellulare

Edicolante ingannato dalla truffa delle monetine: rubato l’incasso
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Era intento a chiudere la sua edicola, quando un uomo dall’accento sudamericano lo ha ingannato e un complice gli ha poi portato via telefonino e l’incasso di giornata. La vittima del furto è Potito Antenozio, detto Tito, edicolante di Desio che da un quarto di secolo gestisce l’edicola nella piazzetta in prossimità dell’ingresso del Parco Tittoni.

Edicolante ingannato dalla truffa delle monetine: rubato l’incasso

«Erano circa le 12.30 di domenica 24 settembre. Stavo ritirando all’interno del materiale e mi stavo accingendo a chiudere l’attività - racconta - Avevo quindi lasciato le porte aperte, perché stavo entrando e uscendo di continuo. Ad un certo punto un uomo, che a mio parere era di origini sudamericane, mi ha chiamato con una scusa, dicendomi che mi erano cadute delle monetine. Mi ha chiamato “senor”, in spagnolo. Io mi sono allontanato un attimo dall’edicola e gli ho fatto presente che non erano mie. Avremo parlato per un minuto, forse anche di meno. Poi sono rientrato in edicola e mi sono accorto che mi erano stati portati via cellulare e l’incasso di giornata, circa 400 euro. L’uomo si era già volatilizzato».

Una manovra rapidissima, senza che nessuno vedesse nulla:

«La strada era deserta. Non ho visto neppure il secondo complice e probabilmente c’era un terzo che li aspettava in auto - afferma - Sicuramente mi hanno tenuto sotto controllo, hanno aspettato il momento giusto per agire, proprio mentre stavo mettendo via tutto e mentre non transitava nessuno».

Fortunatamente per Antenozio, un cliente è sopraggiunto poco dopo:

«Mi ha prestato il telefono e mi ha permesso di bloccare tutto quanto. Dai conti in banca alla sim del telefonino. Non mi hanno rubato carte, perché non le avevo con me, ma ormai il telefono si utilizza per fare tutto e quindi ho dovuto bloccare ogni cosa». I ladri hanno lasciato soltanto il computer portatile che è rimasto all’interno dell’edicola, oltre ai vari prodotti: «Fortunatamente mi hanno lasciato il computer», aggiunge.

Il primo furto in 25 anni di attività

Antenozio ha poi provveduto a fare denuncia ai Carabinieri:

 «Ho trascorso la domenica a bloccare carte e sim del telefonino, ho dovuto comprare un telefono nuovo e una nuova sim e abilitare tutto quanto con la banca. Per fortuna mio figlio mi ha dato una mano, altrimenti non so come avrei fatto». Si tratta del primo furto in 25 anni di attività: «Non mi era mai successo. Quello che fa specie è il modo in cui sono riusciti a derubarmi. Il mio mestiere si basa sulla fiducia nei confronti delle persone, che ora rischia di venire meno - conclude amareggiato - Per me è un periodo un po’ complesso e questa proprio non ci voleva. Ci sono tante tasse da pagare e la mancanza di un incasso del genere si fa sentire».

L’edicolante ha avvertito alcuni colleghi. Un altro esercente pochi giorni prima era stato vittima di furto. I ladri avevano provato a forzare la saracinesca dell’edicola che si affaccia sul piazzale del mercato nord, mentre era chiusa. All’interno non avevano però trovato denaro e quindi non si erano portati via nulla.

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