Emma Corselli Perfetti ricordata in Sala Maddalena

Tanti gli ospiti che hanno ricordato la geografa monzese parlando del futuro del Parco

Emma Corselli Perfetti ricordata in Sala Maddalena
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Emma Corselli Perfetti: sabato scorso in Sala Maddalena un convegno prestigiosissimo per ricordarne il grande apporto fornito alla cultura monzese e l'impegno a favore del Parco

Emma Corselli in Sala Maddalena

Un convegno e un premio a lei intitolato. Che di nuovo hanno accesso i riflettori sul futuro del Parco e della Villa Reale sottolineando la sua grande levatura e l’importantissimo contributo da lei apportato alla causa della cultura e della bellezza in città.
E’ praticamente impossibile dimenticare una figura come quella di Emma Corselli Perfetti, ex docente al "Mosè Bianchi", stimata geografa ed ex presidente regionale e locale di "Italia Nostra", scomparsa nove mesi fa. Non è dunque un caso il convegno intitolato "Oltre il Parco: i paesaggi modellati tra valore e risorsa" che si è svolto sabato 13 aprile in Sala Maddalena.

All’indomani della sottoscrizione dell’Accordo di Programma per la valorizzazione del complesso della Reggia e In vista della pubblicazione del bando per il Masterplan (nel 2015 è stata decisa la cessione gratuita alla Regione di 1/3 del Parco in cambio di un finanziamento da destinarsi a lavori a beneficio dell’intero monumento, Villa Reale compresa) il richiamo al pensiero sviluppato negli anni a proposito dalla geografa monzese è dunque sembrato imprescindibile.

A lei si devono infatti, l’apertura del primo Infopoint all’interno del polmone verde cittadino, presso Cascina Bastia - divenuto un vero e proprio centro culturale per il lancio mostre ed eventi artistici - diversi itinerari culturali all’interno del Parco e numerose pubblicazioni dedicate alle cascine del Parco e in generale alle bellezze della città.

A promuovere l’evento, per l’appunto, "Italia Nostra" con il "Centro Documentazioni Residenze Reali", guidato dalla di lei amica e collega Marina Rosa, e con il Comune. Tantissimi gli ospiti sul palco ospitati dal sindaco Dario Allevi e dall’assessore Massimiliano Longo con Marina Rosa, fra i quali il presidente del Parco Valle Lambro Eleonora Frigerio, Stefano Buratti di Regione Lombardia, Corrado Beretta del Consorzio Parco e Villa Reale, il vicepresidenti nazionale di "Italia Nostra" Alberto Ferruzzi e poi studiosi, il Collegio degli Architetti e Ingegneri di Monza e il soprintendente della Lombardia Occidentale Luca Rinaldi.

Suo il primo Infopoint nel Parco

A leggere il testamento spirituale della geografa monzese la figlia Paola, attrice, insieme alle sorelle Lucia e Livia, che ripercorso le tappe più significative dell’opera e del pensiero della madre.

“Vieni a trovarmi al Parco, era solita dire - ha raccontato - E lo diceva con la stessa naturalità con quale si invitano gli amici a casa per bere un caffè. E del resto il Parco era davvero casa sua, perché in fondo lei si sentiva cittadina del mondo, cittadina di ogni città in cui era solita camminare durante i suoi innumerevoli viaggi. Con il suo entusiasmo era riuscita a radunare amici, ex colleghi e giovani per rilanciare il turismo in città e sostenere la riscoperta del Parco e della Villa. La sua è un’eredità intellettuale inestimabile".

"Emma è stata una grande donna, capace di dare tutta la sua vita per la nostra comunità e per la divulgazione del bellezza - ha spiegato poi il sindaco Allevi, sottolineando che il Parco, ad oggi, risulta essere il secondo luogo più visitato d’Italia dopo il Colosseo - E per quanto riguarda la tematizzazione dei fondi messi a disposizione dalla Regione il contributo in termini di idee da lei fornito non sarà certamente sottovalutato".

Sentito anche il ricordo di Luigi Colombo di "Italia Nostra" e di Vito Cicale, che hanno ricordato quanto fatto da Corselli per la divulgazione culturale e la salvaguardia dell’ambiente, "che per Emma era un vero e proprio monumento".

Il Parco non sia un contenitore vuoto

In seno alla tavola rotonda organizzata da Novella Cappelletti della rivista “Paysage” , alla quale hanno partecipato Leonardo Ancona della Reggia di Caserta, Alberto Guzzi, già Corpo Forestale dello Stato, Marco Ferrari del Politecnico di Torino, Maria Chiara Pozzana, architetto, Giuliana Ricci del Politecnico di Milano, a colpire sono state le parole del Soprintendente della Lombardia Occidentale Rinaldi.

Riprese anche dal “Comitato per il Parco Antonio Cederna” in una nota di venerdì : "Le recenti dichiarazioni del Soprintendente Rinaldi nel corso del Convegno “Oltre il Parco”, hanno evidenziato una sorta di abuso edilizio permanente all’interno dell’area dell’autodromo e confermato la presentazione di un progetto da parte di Sias per la trasfomazione strutturale della Gerascia come sede permanente di concerti a grande impatto di pubblico. Ci hanno colpito le affermazioni del Soprintendente che descrive l’utilizzo del Parco di Monza come un grande contenitore privo di un progetto unitario e sostanzialmente caratterizzato da scelte che di volta in volta vengono decise da chi dispone dei contributi".

Emma Corselli avrebbe certamente detto la sua. Avrebbe voluto una rete quanto mai strutturata tra le varie istituzioni affinché la lettura del paesaggio, anche e soprattutto quello monzese, fosse strumento anzitutto di turismo culturale. Sulla bellezza la geografa non scendeva mai a compromessi. Andava sempre e comunque preservata, accudita e fatta conoscere.

Palpabile l’emozione in serata, quando è stato lanciato il Premio Emma Corselli, dedicato ai giovani ricerca-tori su temi riguardanti il paesaggio.
Emma Corselli non si dimentica. Poiché tanto ancora ha da insegnare.

Emma Corselli, il ritratto

La sua ultima richiesta prima di morire è stata un giornale. Per informarsi, per dire ancora una volta la sua, quasi che quel viaggio finale non fosse altro che una banale seccatura in mezzo a una quotidianità sempre vissutissima.
E’ scomparsa martedì sera a 78 anni Emma Corselli Perfetti.

Nata a Portici, dopo un’infanzia e una giovinezza trascorse a Roma, Corselli è arrivata a Monza nel 1972, dove ha vissuto con il marito Vincenzo, brillante e stimatissimo avvocato, e con le tre figlie Paola , Lucia e Livia. Colta e appassionata, intraprendente e volitiva, ancora negli ultimi anni Corselli è stata il punto di riferimento per i professionisti del settore, offrendo consulenze, redigendo progetti per la promozione del territorio e partecipando a innumerevoli dibattiti e conferenze.

Tra le fondatrici nel 1975 del «Fai», redattrice di numerosi testi scolastici e dei famosi atlanti «Zanichelli», a Monza è stata anche consigliera del «Centro documentazione residenze reali lombarde».

Fra i suoi lavori più significativi anche quello portato avanti con la Comunità montana della Valcamonica in merito alla nascita e alla promozione del Parco dell’Adamello.

Lo sguardo magnetico, elegante e raffinata, amante della storia dell’arte, della musica sinfonica e del tea-tro, la nota ambientalista si è sempre distinta per la spiccata ironia e l’intelligenza fuori dal comune, lonta-nissima da convenzioni e pregiudizi e contraria a ogni forma di inscatolamento culturale.

A tracciarne il ritratto più intimo, la primogenita Paola: "Ha sempre celebrato la vita come il più grande dei doni - ha raccontato - E questo suo amore ha saputo poi trasmetterlo a chiunque l’abbia avvicinata, con generosità e dedizione. In primo luogo a noi figlie, insegnandoci a essere coraggiose e a sperimentare l’esistenza. Ricordo uno dei nostri numerosi viaggi: siamo partiti dal Canada e abbiamo raggiunto New York, e lei faceva da guida. Abbiamo percorso centinaia di chilometri, su di una macchina presa a noleggio. Per lei la vita era come una grande avventura, tutta da assaporare, e voleva che pure noi la vivessimo come tale".

Oltre che volto importante e attivo all’interno di "Italia Nostra" (prima presidente della sezione di Monza, poi consigliere nazionale a Roma, per dodici anni è presidente del Consiglio Regionale Lombardo di Italia Nostra e infine presidente onorario) ha svolto inoltre un’attività molto importante insieme all’Associazione dei Cavatori Italiani per rivalutare il paesaggio sia in Lombardia.

E’stata infine redattrice di numerosi testi scolastici e dei famosi atlanti "Zanichelli".

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