Enalpesca cerca volontari in aiuto per il Villoresi e la sua fauna ittica

I pescatori del canale uniti contro la moria del pesce nei lunghi periodi di asciutta del canale e contro i fenomeni di bracconaggio

Enalpesca cerca volontari in aiuto per il Villoresi e la sua fauna ittica
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Contro la moria di pesci nel canale Villoresi, provocata dalle «asciutte», che possono protrarsi per mesi, e contro l’azione predatoria dei bracconieri, una cinquantina di pescatori, che si sono conosciuti tramite i social network, hanno deciso di unire le forze, dando a vita a «Enalpesca Villoresi» per tutelare insieme il canale.
La sezione provinciale è a Cinisello Balsamo ed è coordinata da Cristian Gaeta.

Contro la moria di pesci e il bracconaggio 

Le acque del Villoresi che attraversano sette province sono alimentate direttamente dal Ticino,  e sono ricche di pesci, alcuni diventati una rarità come la «bottatrice», il «luccio», e il «pigo». I periodi di «asciutta», utili per ripulire i fondali del canale,  mettono a repentaglio la sopravvivenza delle specie ittiche

«Soltanto nel tratto di Arconate, durante "l’asciutta" di maggio sono stati recuperati 600 chili di pesce vivo, che è stato trasportato nel Naviglio Grande per garantirgli la sopravvivenza – ha spiegato Gaeta – La prossima “asciutta” comincerà a settembre e si protrarrà fino a primavera e quindi sarà molto dura. Come Enalpesca siamo alla ricerca di volontari e ci stiamo rivolgendo a tutte le associazioni di pesca lungo tutto il canale».

Servono volontari

Nel rispetto delle leggi, Enalpesca vorrebbe dar vita così a un «nucleo di vigilanza ittica volontaria», e chiede che il Consorzio Villoresi collaborasse al recupero del pesce durante le «asciutte» e che gli organi preposti mettessero fine al bracconaggio. Per ogni informazioni e adesioni al progetto è possibile contattare la sezione di Enalpesca sul profilo Facebook dell'associazione.

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