Fallito per colpa dello Stato: la casa di Bramini salva ma solo per 45 giorni
L'imprenditore Sergio Bramini resta a casa ancora per 45 giorni. Lo sfratto sarebbe dovuto avvenire oggi ma è stato rinviato per motivi di ordine pubblico. Ad annunciarlo è stato lo stesso Bramini.
Fallito per colpa dello Stato: la casa di Bramini salva ma solo per 45 giorni
Aggiornamento delle 15.00: l'imprenditore Sergio Bramini potrà rimanere nella sua abitazione ancora per 45 giorni, poi ci sarà lo sfratto. Ad annunciarlo è stato lo stesso Bramini poco dopo le 15.
Fino a poco prima c'era ancora qualche speranza. Affievolitasi dopo le dichiarazioni dello stesso Bramini che ha annunciato che lo sfratto avverrà tra 45 giorni e che oggi è stato rinviato solo per motivi di ordine pubblico.
Il sit in
Dalle 14 infatti davanti all'abitazione dell'imprenditore monzese è in corso un sit-in di protesta contro lo sgombero che sarebbe dovuto avvenire proprio questo pomeriggio. In un primo momento sembrava che cittadini e politici che nel corso di queste settimane si sono interessati alla causa, fossero riusciti ad evitare lo sfratto. Lo stesso senatore pentastellato Corbetta, che nei giorni scorsi aveva istutito il proprio domicilio parlamentare a casa di Bramini, aveva dichiarato poco dopo le 14 che lo sfratto non ci sarebbe stato almeno per 2/3 mesi.
Ma poi è arrivata la smentita del Prefetto Vilasi. E le parole dello stesso imprenditore: lui e la sua famiglia dovranno dunque lasciare casa tra 45 giorni.
Le parole di Bramini
Bramini dal canto suo si dice comunque pronto a ricominciare "in un Paese più giusto però..."
Quei crediti mai riconosciuti
Sergio Bramini, lo ricordiamo, rischia lo sfratto dalla sua abitazione a seguito del fallimento della sua azienda. Un fallimento arrivato a causa di una serie di crediti non riconosciuti da parte dello Stato. LEGGI QUI LA NOTIZIA
Nei giorni scorsi il senatore Corbetta aveva annunciato di aver istituito a casa di Bramini il suo ufficio e il suo domicilio di parlamentare, a cui la Costituzione riconosce un diritto di inviolabilità.
Le foto del Sit-In