Falò e tombolata: a Peregallo rivive la tradizione di Sant'Antonio
Peregallo in festa per Sant'Antonio Abate dal 17 al 21 gennaio
Il primo grande appuntamento del nuovo anno è legato al nome di S. Antonio, in onore del quale, si tengono in diversi comuni della Brianza numerose sagre.
Tra queste, immancabile l'appuntamento di Peregallo di Lesmo, con il programma che pubblichiamo di seguito.
Ecco il programma della kermesse
Mercoledì 17 gennaio: Dalle ore 12.00 alle ore 19.30 Presso l’oratorio di Peregallo: Specialità gastronomiche
Ore 16.30 Per i bambini dell’asilo - Benedizione e merenda offerta dalla parrocchia
Ore 21.00 Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale in onore di S.Antonio
Al termine della funzione religiosa accensione del falò
Per tutta la giornata sarà aperta la chiesetta di Sant’Antonio Abate di piazza Garibaldi per le preghiere personali.
Domenica 21 gennaio:
Ore 10 nella chiesa parrocchiale dell'Annunciazione di Peregallo solenne Celebrazione Eucaristica
Ore 15 Presso il “Palailpra” riscaldato di Via Marconi:
Tombolata di Sant’ Antonio Abate con oltre 300 premi, Spettacoli e coreograe a cura di "Arte e Spettacolo".
Cartelle della Tombola in vendita al prezzo di €2 cadauna.
Le cartelle della tombola si potranno acquistare in palestra oppure dal "Fruttivendolo Motta Sandro", Piazza Garibaldi - Peregallo
Premiazioni del Concorso “Frittella d’Oro 2018”:
portare un piatto con 10 frittelle, presso il Palailpra dalle ore 13.30 alle ore 15.30
le migliori saranno premiate. Premi offerti da Forneria Zanotti - Peregallo
La storia della chiesa di piazza Garibaldi a Peregallo dedicata a S. Antonio Abate
"La chiesa di Sant' Antonio Abate - si legge sull'opuscolo della sagra - fu costruita dal conte Giuseppe Saronno all'inizio del 1700. Fu poi donata ai frati (Padri Minimi di San Francesco da Paola) assieme alla proprietà che diventò convento.
I frati poi si ritirarono e nel parco, attorno al 1850, fu costruita l'attuale villa Mattioli: la chiesa ne rimase a servizio e diventò cappellania aperta agli abitanti. Nel 1896 fu inviato come cappellano don Giuseppe Gervasini.
Qui si hanno le prime testimonianze sulla sua attività di guaritore e molta gente giunse al nostro paese ("ma và a las benedè dal pret a Peregàl"); diversi sono i "miracoli" inerenti alla sua presenza a Peregallo. Don Gervasini passò poi a Retenate in provincia di Milano, infatti ora è conosciuto come "il pret de Ratanà".
La proprietà passò anche alla famosa famiglia Vismara, ma il massimo splendore religioso la chiesa lo ebbe tra il 1950 circa e il 1966 quando la villa, parte dell'ex convento e la chiesa stessa furono sede del Collegio Pedagogico: il cappellano era don Giovanni Casti; la festa patronale di sant'Antonio Abate si teneva appunto nella chiesetta ed in piazza.
Nel 1967, con la nuova chiesa, si chiuse l'attività: "Fu abbandonata ed utilizzata dai proprietari come magazzino. Dal 1997 l'Associazione RASELP la fece riaprire per le celebrazioni della festa di sant' Antonio, pur rimanendo di proprietà privata. Nel 2005 il Comune la vincola al solo utilizzo sacro per le attività cattoliche. La famiglia Mazzoleni, attuale proprietaria, nel 2007 è intervenuta in modo decoroso per riportare la chiesa all'uso appropriato.
Nel piano di governo del territorio, redatto nel 2011 dal Comune, è prevista la possibilità di un uso pubblico. Insieme alla Raselp, invitiamo tutti gli abitanti della Comunità Pastorale Santa Maria di Camparada, Correzzana, Gerno, La Cà, Lesmo, Peregallo, alla Sagra che dal 1700 la popolazione di Peregallo celebra per la sua prima festa patronale nella chiesa di sant'Antonio Abate in piazza Garibaldi».