Le indagini

Fatture false, frode fiscale da oltre 10 milioni di euro: base operativa in Brianza

La base operativa si trovava a Burago Molgora, in un'azienda attiva nel comparto della logistica e pulizia di edifici

Fatture false, frode fiscale da oltre 10 milioni di euro: base operativa in Brianza
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I Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza hanno dato esecuzione questa mattina, giovedì 20 ottobre, ad un provvedimento di sequestro preventivo per circa 2,7 milioni di euro finalizzato alla confisca di denaro e immobili nei confronti di un imprenditore calabrese, residente nel bresciano, indagato per una presunta evasione fiscale di rilevante entità.

La base operativa in Brianza

Il provvedimento cautelare scaturisce da un’attività d’indagine svolta dai Finanzieri del Gruppo di Monza e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, a sua volta originata da una pregressa azione ispettiva effettuata dalle stesse Fiamme Gialle in merito ad una ipotesi di rilevante evasione fiscale perpetrata da un’azienda operante a Burago di Molgora nel comparto della logistica e pulizia di edifici.

Le indagini delle Fiamme Gialle

Più in particolare, l’attività investigativa, sviluppata anche attraverso indagini finanziarie e l’approfondimento di segnalazioni per operazioni sospette ai fini antiriciclaggio, ha consentito di ricostruire l’ammontare di imposte sottratto all’Erario ed oggetto del provvedimento  del Giudice per le Indagini Preliminari in accoglimento della proposta avanzata dalla Procura della Repubblica di Monza, corrispondente al profitto di evasione derivante dall’omessa dichiarazione di materia imponibile per circa 5 milioni di euro. Nel corso delle indagini, le Fiamme Gialle hanno altresì ricostruito un vorticoso giro di emissione di false fatture per circa dieci milioni di euro emesse dall’imprenditore a vantaggio di quattro società cooperative operanti nel medesimo settore in provincia di Milano, i cui legali rappresentanti sono stati conseguentemente deferiti in relazione all’illecito risparmio d’imposta conseguito per mezzo della frode fiscale.

Il maxi sequestro

Al termine dei conseguenti accertamenti patrimoniali eseguiti, i Finanzieri monzesi hanno assicurato l’esecuzione del provvedimento di sequestro, provvedendo all’apprensione di disponibilità finanziarie dell’imprenditore, nonché di tre appartamenti e due autorimesse riconducibili, tramite intestazione fittizia a persona compiacente, al medesimo indagato e insistenti nelle province di Milano e Brescia. L’azione di servizio, svolta in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, sotto la direzione ed il coordinamento del Comando Provinciale di Monza, testimonia l’impegno quotidianamente profuso dal Corpo, quale presidio della sicurezza economico-finanziaria, ai fini della repressione delle grandi evasioni e frodi fiscali, costituenti un grave ostacolo allo sviluppo economico del Paese e della conseguente aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, per restituirli a beneficio della collettività.

L'iter giudiziario

Per le condotte illecite al vaglio della competente A.G., sulla base del principio di presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna, a cui seguirebbe obbligatoriamente la confisca del profitto del reato.

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