"Febbre da gioco", approvato regolamento

"Febbre da gioco", approvato regolamento. ll documento riprende le disposizioni della Regione, ma ha caratteristiche peculiari, più stringenti.

"Febbre da gioco", approvato regolamento
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"Febbre da gioco", approvato regolamento.

Semaforo verde

Dopo vari passaggi in Commissione, il semaforo verde contro la febbre da gioco è arrivato lunedì in Consiglio. Il documento approvato in Aula ha avuto il via libera di maggioranza e opposizione, con l'astensione di Paolo Piffer (Civicamente), mentre Marco Lamperti (Partito democratico) non ha partecipato al voto.

Il regolamento

Il documento di 13 articoli è arrivato in Aula dopo le numerose sollecitazioni di Anna  Martinetti (Monza con Maffè) ed è stato illustrato all'Assise dall'assessore al Commercio, Massimiliano  Longo. Il regolamento riprende le linee delle disposizioni di Regione Lombardia, ma presenta caratteristiche peculiari, più stringenti. Tra le misure contro il Gioco d'azzardo patologico c'è la riduzione degli orari in cui slot machine e videolottery potranno essere "accese". Nella fattispecie sarà un'ordinanza del sindaco a stabilire gli orari, mentre di concerto con commercianti e gestori verranno individuate tre fasce orarie durante la giornate dove sarà possibile giocare. Confermate poi le distanze di 500 metri da scuole, case di riposo, ospedali, oratori e giardini pubblici. Locali, bar e tabaccherie dovranno poi esporre messaggi di sensibilizzazione sui rischi del gioco e i divieti per i minorenni.

I commenti

Soddisfatta Martinetti che anni fa aveva già presentato una mozione per chiedere la stesura di un regolamento comunale. "Educazione, sensibilizzazione e prevenzione sono i messaggi principali, non certo il proibizionismo. L'obiettivo è scongiurare la ludopatia, la malattia da gioco, tanto è vero che ho promosso numerose iniziative di sensibilizzazione nelle scuole, tra i più giovani", ha commentato. Scettico Paolo  Piffer (Civicamente): "Il regolamento non prende in considerazione scommesse sulle partite, bingo e gratta & vinci. Il problema è molto più complesso". Sulla stessa lunghezza d'onda, Marco  Lamperti (Pd): "Emerge il concetto di proibizionismo che ha sempre avuto pessimi risultati". In Aula era presente anche una delegazione di tabaccai, pubblici esercenti e operatori del settore che hanno accolto con disappunto l'approvazione del documento.

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