Fermata una banda dedita ai furti in appartamento nella Capitale: due arresti anche in Brianza
Due uomini e due donne sono stati arrestati nell'ambito dell'operazione "Open Door" a cura dei Carabinieri della Compagnia Roma Centro con la collaborazione con i Carabinieri della Compagnia di Desio e del Nucleo Investigativo di Monza.

Ha coinvolto anche la Brianza l'operazione "Open Door", scattata a seguito dell'inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma a cura dei Carabinieri della Compagnia Roma Centro. Un'operazione che ha portato all'arresto, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione e ricettazione, di quattro persone, due delle quali sono state arrestate proprio in Brianza.
Fermata una banda dedita ai furti in appartamento nella Capitale
L’attività investigativa è scaturita dall’analisi dei numerosi furti in abitazione commessi nel centro storico della Capitale, messi a segno, come emerso dai filmati di video sorveglianza, da donne di etnia rom mediante l’uso di arnesi da scasso e la copertura degli uomini appartenenti alle famiglie, che le coordinavano ed incoraggiavano da casa, pronti ad intervenire in caso di necessità.
Nel corso delle indagini sono stati individuati i ruoli svolti dai singoli e diversi indagati all’interno dell’associazione criminale, quasi a gestione familiare, e si sono compresi i meccanismi e le singole fasi delle azioni delittuose: dai meticolosi sopralluoghi, finalizzati alla comprensione delle abitudini degli ignari proprietari di casa, alla ricerca di itinerari sicuri per sfuggire ad eventuali telecamere di video sorveglianza, sino alla fase esecutiva vera e propria, con le donne del gruppo protagoniste assolute della scena.
Le donne depredavano le abitazioni
Erano infatti le donne, di giovane età e ben vestite, ad introdursi all’interno delle abitazioni prese di mira, depredandole di ogni sorta di monili o preziosi, ma anche di borse griffate e altri generi di valore. Talvolta, scovata la cassaforte all’interno dell’abitazione, non esitavano a contattare gli uomini del gruppo, che intervenivano in supporto per cercare di smurarle.
La merce, soprattutto per quanto riguarda orologi e monili, venivano poi rivenduti mediante i canali di ricettazione interni al gruppo stesso, ed in particolare mediante un uomo – pregiudicato - di etnia rom, ma di nazionalità macedone, con base logistica nel quartiere di Centocelle.
L’attività di indagine ha consentito di attribuire al sodalizio la responsabilità di più furti in abitazione consumati e di uno tentato, perpetrati tra giugno e settembre 2020, arrestare 2 persone in flagranza di reato e deferirne 15 in stato di libertà per tentato furto, possesso di arnesi atti allo scasso, ricettazione e riciclaggio; trarre in arresto altre 5 persone, che frequentavano a vario titolo gli indagati, in esecuzione di provvedimenti pendenti dell’A.G. e recuperare beni (monili ed orologi) del valore complessivo di circa 25.000 euro.
È stata fatta luce su un vero e proprio gruppo criminale, composto da famiglie di etnia rom, tutte legate da vincoli di parentela, stanziali nel territorio sud est della Capitale, da dove, ogni mattina, partivano le “batterie” dei cosiddetti “appartamentari” diretti nel centro capitolino.
Una volta perpetrati i furti ad opera delle donne del gruppo, erano gli uomini a recuperarle con veicoli intestati a prestanome, accompagnandole presso le abitazioni, dove veniva poi stoccata e rivenduta la merce oggetto del reato.
Due arresti anche in Brianza
Due dei destinatari dell’ordinanza sono stati rintracciati sul territorio romano e due in Lombardia, grazie alla collaborazione con i Carabinieri della Compagnia di Desio e del Nucleo Investigativo di Monza, sono stati associati in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.