Festa della donna: a Monza hanno sferruzzato per riempire la città di «pussyhat»

Monza, piazza San Paolo, manifestazione dell’8 marzo, giornata della donna: installazioni a cura dell'associazione «Sul filo dell’arte» di Vedano

Festa della donna: a Monza hanno sferruzzato per riempire la città di «pussyhat»
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Hanno sferruzzato per riempire la città di «pussyhat», cappelli di lana color fucsia, simbolo globale dei sostenitori dei diritti delle donne, creati secondo il motto «più siamo visibili, più siamo ascoltate».

«Sul filo dell’arte» colpisce ancora e arriva là dove nessuno si è spinto appoggiando persino sulla testa dell’angelo di piazza San Paolo un cappello costruito su misura. La manifestazione dell’8 marzo, ribattezzata «lotto marzo», ha visto il sostegno dell’associazione che ha sede a Vedano, conosciuta per la tecnica dello «yarn bombing» letteralmente «bombardamento filato», con l’obiettivo di ricoprire la città con lavori a maglia colorati.

«Ci siamo ritrovate in linea con i contenuti della manifestazione –ha spiegato Corinna Farchi, anima dell’associazione – abbiamo partecipato a nostro modo, lanciando un messaggio attraverso una ventata di colore nel centro della città».

La mattina di mercoledì, i monzesi, si sono svegliati con Piazza San Paolo, Via Carlo Alberto e a altre zone della città ricoperte di cappellini fucsia, in particolare le parigine adibite a delimitare i marciapiedi pedonali.

Circa una dozzina le donne coinvolte che stanno lavorando ad un altro capolavoro, la Guernica del Picasso interamente realizzata a mano.

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