Monza

Fiori e lacrime per Fabio Castelli: alla commemorazione anche la sua famiglia

Un omaggio voluto dal sindaco (motocilista) Paolo Pilotto che ne ha ricordato l'impegno professionale e nel volontariato

Fiori e lacrime per Fabio Castelli: alla commemorazione anche la sua famiglia
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Si sono stretti l'uno con l'altro davanti al mazzo di fiori appena posato. Rose arancioni e margherite bianche. C'era anche la famiglia di Fabio Castelli - il motociclista di 55 anni morto ieri, venerdì, a causa del terribile incidente in viale Cesare Battisti, a Monza, in cui ha perso la vita anche un altro centauro - alla cerimonia commemorativa voluta dal sindaco Paolo Pilotto.

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Fiori e lacrime per Fabio Castelli

Un momento, quello che si è tenuto oggi - sabato 6 luglio 2024 - per ricordare i due centauri deceduti uno a poche ore di distanza dall'altro. Oltre a Castelli, morto la sera, nel sinistro è deceduto anche Manuel Montella, di 37 anni, residente a Bovisio Masciago, il cui decesso era invece stato constatato poco dopo l'incidente.

Oggi il piccolo corteo di moto è partito da piazza Trento e Trieste alle 14 per arrivare nel luogo del sinistro alle 14.15, esattamente 24 ore dopo la tragedia. In sella alle loro due ruote c'erano anche il sindaco e il vice sindaco Egidio Longoni. Due i mazzi di fiori posati, un breve momento di silenzio, poi il primo cittadino ha incontrato la moglie e i figli. Accanto a loro, altri famigliari, anche loro estremamente scossi dalla terribile perdita.

Direttore e volontario

Fabio Castelli era conosciutissimo a Monza sia per il suo impegno professionale - era direttore amministrativo delle scuole parrocchiali di San Biagio - che per la sua attenzione nel sociale - era volontario della Croce Rossa Italiana.  A organizzare il momento commemorativo che si è tenuto oggi, è stato lo stesso sindaco Pilotto che è anche motociclista e che conosceva Castelli da decenni. A prendervi parte anche rappresentanti del Moto Club Monza, del Vespa Club Monza e i volontari della sezione monzese della Cri.

"Faceva parte della piccola commissione delle scuole paritarie e, come Comune, abbiamo dialogato con lui fino a pochi giorni fa - ha ricostruito il primo cittadino - Personalmente lo conosco da decenni, da quando ero assessore e posso dire che era una figura centrale nel mondo della scuola".

"Serve più consapevolezza"

Una perdita di cui nessuno si capacita.

"Oggi sono qui come sindaco, ma anche come motocilista - ha aggiunto - Erano decenni che a Monza non si verificava un incidente simile, in cui a perdere la vita sono stati due centauri. Come sindaco mi sto chiedendo cosa posso fare per rendere questa strada più sicura. Finora questo incrocio, tra viale Cesare Battisti, via Dante e via Rossini, non aveva evidenziato particolari criticità, al contrario, invece, di quello di viale Brianza, davanti alla Villa Reale, dove infatti abbiamo fatto installare un rilevatore. Curiamo la segnaletica, ma evidentemente talvolta non è sufficiente".

Il sindaco ha, a tal proposito, fatto appello alla responsabilità del singolo utente della strada.

"Spesso c'è troppa prepotenza e poca consapevolezza. Si usa, ad esempio il cellulare al volante, ci si distrae. Il risultato è che talvolta non ci sono le condizioni necessarie a garantire la sicurezza dell'utenza per questo sto valutando anche se non rinnovare il contratto dei monopattini elettrici in sharing. Laddove ravvisiamo criticità, andiamo a risolverle, anche con scelte importanti".

Intanto proseguono gli accertamenti volti a ricostruire con esattezza la dinamica: i mezzi (le due moto e la range Rover con la portiera distrutta guidata da una donna di Milano) subito dopo il sinistro erano stati posti sotto sequestro.

 

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