Fratel Ettore sarà beato: aperto processo di canonizzazione
Il rito si è svolto a Casa Betania, presente l'Arcivescovo Mario Delpini.
Fratel Ettore Boschini sarà beato: l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha aperto il processo di beatificazione e canonizzazione a Casa Betania.
Tanti i presenti
Al processo, oltre che ai tantissimi fedeli e a Monsignor Delpini, hanno partecipato anche il delegato episcopale e responsabile del Servizio diocesano per le Cause dei Santi, monsignor Ennio Apeciti; il collaboratore del medesimo Servizio, don Marco Gianola; il notaio che ha vergato il verbale della Sessione, don Simone Lucca; la postulatrice Francesca Consolini e il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, che ha affermato: "Il bene diffuso da Fratel Ettore è visibile ancora oggi nelle opere che ha avviato e nelle persone che ha aiutato. A lui guardiamo con gratitudine e l'avvio della fase diocesana della causa di beatificazione è una notizia e un'occasione significativa per avvicinarci al Natale, ricordando e tenendo nel cuore una figura che ha fatto della carità un programma di vita".
"Un uomo esemplare"
L'invito dell'Arcivescovo è stato quello di prestare attenzione: "Alla figura di un uomo esemplare, per accorgerci che possiamo imitare i suoi tratti caratteristici e possiamo raccogliere il suo insegnamento. Mi sono impressionato di quanta gente si sia interessata e abbia gradito l'apertura del processo. Non tutti hanno conosciuto personalmente Fratel Ettore, ma ha lasciato una traccia che suscita simpatia. Ha fatto intuire uno stile che ha messo sulla stessa strada tante persone, che si sono coinvolte e rese disponibili perché si realizzasse l'opera da lui avviata".
Prossimo passo: la raccolta delle prove
Quale sarà ora il prossimo passo? Lo spiega don Marco Gianola: "La successiva fase è la raccolta delle prove documentali. I periti storici saranno incaricati di raccogliere scritti editi e inediti e ciò che altri hanno scritto di lui, come le testimonianze già pubblicate. Al nostro ufficio in Curia si potranno portare o comunicare ricordi personali e testimonianze. Continueremo ad accogliere testimonianze fino alla chiusura del processo, per il quale non vi è un tempo preciso. Oltre alla documentazione, vi sarà anche l'aspetto degli interrogatori di un certo numero di testi che saranno convocati in Curia: questa è la seconda fase del Processo diocesano. Riunita la documentazione, verrà inviata alla Congregazione delle Cause dei Santi, che la sottoporrà a tre diversi gradi di giudizio. Una volta che il Papa avrà riconosciuto le virtù eroiche, il Servo di Dio diverrà Venerabile e allora servirà un miracolo riconosciuto per essere Beato".