Salvi due lentatesi

Freni rotti in discesa da Brunate a Como, miracolata una coppia in scooter

Provvidenziale la manovra di un automobilista che si è messo davanti a loro frenando la corsa: "Qualcuno ha guardato giù".

Freni rotti in discesa da Brunate a Como, miracolata una coppia in scooter
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I freni del loro scooter si sono rotti sulla discesa da Brunate a Como. Per fortuna un automobilista, intuendo quello che stava succedendo, li ha sorpassati e si è messo davanti a loro con il veicolo, bloccando la corsa e impedendo che il mezzo proseguisse a folle velocità. Un impatto che non ha avuto conseguenze serie, di certo meno gravi di quelle che sarebbero potute accadere senza questo intervento provvidenziale.

Freni rotti in discesa, miracolati

«Qualcuno di sicuro ha guardato giù. E meno male che ora siamo qui a raccontare quello che è successo. Poteva andarci peggio, è stata un’esperienza terribile, che non augureremmo nemmeno al nostro peggior nemico». Miracolati. Così si sentono Paolo Ferrario, 57 anni, e la compagna Mirella Carallo, 56, una coppia affiatata che da tre anni convive a Mariano Comense ma è originaria di Lentate sul Seveso. E come dar loro torto dopo la tremenda disavventura che hanno vissuto il 2 giugno: una giornata di festa all’insegna della spensieratezza si sarebbe potuta trasformare in tragedia. Sono infatti stati loro malgrado protagonisti di un «non incidente» avvenuto a Como tra via Crispi e via Grossi, ma in realtà iniziato prima, tra le ultime curve e i rettilinei di via per Brunate.

Tragedia sfiorata da Brunate a Como

«Avevamo deciso di andare a fare un pin-nic a San Maurizio, frazione di Brunate, e intorno alle 16 ci siamo rimessi in sella allo scooter, un Kymco 250 usato, con il quale avevamo macinato solo 150 chilometri, per tornare a casa - spiega Ferrario ripercorrendo quei terribili momenti - A metà discesa la moto ha iniziato ad avere qualche problema, quindi ho deciso di spegnerla e dopo circa 500/600 metri abbiamo proseguito a piedi». Poi l’allarme sembrava rientrato e così i due si sono rimessi in sella. «Andavamo pianissimo, a dieci all’ora, ma all’improvviso entrambe le leve erano a fondo corsa, erano fuori uso sia il freno anteriore che quello posteriore - aggiunge Ferrario, che conduceva lo scooter trasportando la compagna - Ho provato a fare un po’ di pompaggio, a premere più volte, ma il mezzo ha iniziato a prendere velocità e nel punto più ripido non so a quanto andassimo. Non so come ho fatto a evitare quattro o cinque gruppi di ciclisti».

Provvidenziale l'intervento di un automobilista

Attimi in cui agitazione e panico si sono mescolati in un vortice di emozioni «e in cui ci è passata davanti tutta la nostra vita. Mirella urlava, aveva molta paura, io davo il meglio di me per cercare di salvare entrambi, ho fatto numeri da circo per non perdere il controllo del mezzo, ho provato a mettere giù i piedi ma niente. Se Dio non ci avesse aiutato e l’automobilista non avesse intuito il problema non so come sarebbe andata a finire».  Senza quasi che la coppia se ne accorgesse, infatti, improvvisamente il conducente di una Opel Zafira, che stava percorrendo la discesa con famiglia e cane, ha sorpassato lo scooter impazzito per poi rallentare e mettersi davanti, facendo in modo di arrestare la corsa.

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