Frode fiscale per emissioni di fatture false: arrestati commercianti d'auto tra Como e Pavia
L'operazione è in corso dalle prime ore di questa mattina.
Dalle prime ore di questa mattina, giovedì 14 febbraio 2019, è in corso un’articolata operazione di Polizia giudiziaria che riguarda una frode fiscale per emissioni di fatture false.
Frode fiscale per emissioni di fatture false
Protagonista della vicenda un’organizzazione dedita alla commissione di frodi fiscali con l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, nell’ambito della commercializzazione di autovetture di provenienza comunitaria. L’operazione, diretta dalla locale Procura della Repubblica, vede impegnati, in provincia di Como e Pavia, Finanzieri della Compagnia di Menaggio e Funzionari dell’Agenzia delle Dogane ed è finalizzata a dare esecuzione a cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati nonché ad un provvedimento di sequestro preventivo di beni per un valore di circa 3 milioni di euro, pari all’Imposta sul valore aggiunto evasa.
Ecco come agivano
Agli indagati sono contestati i reati di emissione di fatture soggettivamente inesistenti (in quanto, al fine di consentire ad una serie di società concessionarie di vendita di autovetture (tra cui S&B AUTO Sr1con sede legale in Milano e unità locale a Porlezza, OFFICINA S&B Srl, con sede legale a Grandola ed Uniti), che amministravano a vario titolo, l’evasione dell’ imposta sul valore aggiunto. Dal giugno del 2015 al mese di luglio del 2016 emettevano e rilasciavano a privati acquirenti finali di autovetture di seconda mano fatture tutte fittiziamente intestate alle società cedenti estere (per lo più tedesche) facendo in tal modo
apparire le relative vendite ed immatricolazioni di autovetture usate di provenienza comunitaria come direttamente eseguite tra la società venditrice estera e l’acquirente finale privato, senza
l’intermediazione della S&B AUTO Sr1, che così si sottraeva al pagamento dell’IVA per 180.018 euro.
E poi dal dal luglio del 2016 al mese di novembre del 2017 emettevano e rilasciavano ai privati acquirenti finali fatture tutte intestate a CAR PLANET s.r.o, società estero vestita con sede (apparente) nella Repubblica Ceca, priva di rappresentante fiscale in Italia (di cui uno degli indagati, procuratore speciale della S& B AUTO, è anche legale rappresentante), fittiziamente interposta tra le ditte venditrici S&B AUTO Srl e OFFICINA S&B S.r.l, reali importatori, e gli acquirenti finali, facendo in tal modo apparire le relative vendite ed immatricolazioni di autovetture usate di provenienza comunitaria come direttamente eseguite tra la società CAR PLANET s r o e l’acquirente finale privato, senza l’intermediazione della S&B AUTO Sr1 e OFFICINA S&B Srl, che così si sottraevano al pagamento dell’IVA (che veniva fatto ricadere sulla società fittizia CAR PLANET), per un importo pari a 1.382.400 euro. Dal 31.12. 2016 al 13.07.2017 poi emettevano fatture per operazioni inesistenti nei confronti della società GNT ZAGOMEC con sede legale in Rovello Porro.
Sequestro preventivo sui beni
A tre indagati legali rappresentanti ed amministratori (anche di fatto) della S&B AUTO Srl è anche contestato di avere esposto, nella dichiarazione dei redditi presentata il 30.9.2016, elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo nonchè l’omessa presentazione della dichiarazione ai fini IVA per l’ anno di imposta 2017 la Compagnia della Guardia di Finanza di Menaggio e l’Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Como stanno dando altresì esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari sui beni delle società italiane gestite dagli indagati, nonché sui beni riconducibili a questi ultimi, per quasi 3 milioni di euro (per la precisione 2.993.936,64, euro) corrispondenti al profitto del reato di evasione. Con precedente decreto, erano già stati sottoposti a sequestro 182.445 euro