Fumano spinelli tra la scuola e l’oratorio, la Polizia Locale identifica quindici ragazzi
Addosso agli studenti non è stato trovato nulla, ma c’era un forte odore di hashish.
Pizzicati dagli agenti della Polizia Locale dopo che avevano fumato uno spinello tra la scuola e l’oratorio, sono stati identificati quindici studenti del Centro di formazione professionale Terragni, in via Tre Venezie, a Meda.
Fumano spinelli tra la scuola e l’oratorio, la Polizia Locale identifica quindici ragazzi
L’intervento degli agenti, che hanno agito in borghese e con un’auto civetta (ovvero priva di qualsiasi riconoscimento), è scattato giovedì della scorsa settimana, intorno alle 8.20, ed è stato il primo del progetto «Scuole sicure», avviato in collaborazione con la Polizia Locale di Seveso per prevenire e contrastare l’utilizzo di sostanze stupefacenti tra i giovanissimi.
Un’iniziativa promossa e finanziata dal Ministero dell’Interno e gestita dalle Prefetture e a cui i Comuni di Meda e Seveso hanno aderito.
E così da giovedì scorso gli agenti di entrambi i comandi sono impegnati in controlli specifici anti-droga davanti alle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio. L’attività, che ha preso il via dal Terragni, ma prossimamente interesserà anche gli altri plessi dei due Comuni, ha già portato a un risultato.
Il controllo
Sono infatti stati raccolti i nominativi di quindici studenti beccati nei pressi dell’istituto dopo che avevano assunto droga leggera, probabilmente hashish e marijuana. I ragazzi e le ragazze, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, si trovavano nell’area verde lungo il collegamento pedonale a fianco alla scuola, che da via Tre Venezie porta in via Madonna di Fatima. In base a quanto ricostruito sarebbero dovuti entrare in classe un’ora dopo e quindi stavano passando il tempo in attesa dell’inizio delle lezioni. Una parte di loro, in sette, si è poi staccata dal gruppo e si è allontanata verso l’oratorio. Approfittando della porta del cancello aperta, gli studenti si sono diretti verso l’area feste della struttura.
Gli agenti, insospettiti dal loro atteggiamento, li hanno seguiti e raggiunti. Addosso ai ragazzi non è stata rinvenuta la droga, né altro materiale riconducibile all’assunzione di stupefacenti, ma i vigili hanno avvertito un odore forte e inequivocabile e hanno proceduto con gli accertamenti. Uno dei ragazzi avrebbe anche ammesso che poco prima avevano fumato gli spinelli. Tutti i giovanissimi, sia del gruppetto rimasto nei pressi del percorso pedonale sia di quello che si è spostato all’oratorio, sono stati identificati.
"Esprimiamo apprezzamento per le attività svolte dalla Polizia Locale che vanno nella stessa direzione della linea di prevenzione e controllo adottata da Afol Monza e Brianza per le sue sedi formative", ha dichiarato Cristina Pasquini, direttore dell’Area Formazione di Afol Monza e Brianza, anche a nome di Francesca Ronzoni, responsabile del Cfp Terragni. Ha sottolineato che l’istituto medese "da anni propone agli studenti una pluralità di azioni educative e formative sul tema della prevenzione sull’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti. Azioni che hanno visto una stretta collaborazione con il comando medese dei Carabinieri, attraverso interventi formativi, dimostrativi e divulgativi che hanno dato esiti significativi. Sono inoltre già in programma per i primi mesi del 2022 alcuni incontri tematici tenuti proprio dai Carabinieri".
E anche la Polizia Locale, sempre nell’ambito del progetto «Scuole sicure», ha in mente di organizzare delle lezioni anti-droga nelle scuole del territorio.
Don Angelo Fossati: «Vorrei potermi confrontare con loro»
"Mi spiace per l’accaduto, non immaginavo che i ragazzi si introducessero in oratorio per fumare gli spinelli, starò più attento e vedrò di chiudere sempre il cancello". Lo assicura don Angelo Fossati, vicario parrocchiale di Madonna di Fatima, dopo essere stato informato di quanto successo giovedì mattina.
"Nell’orario in cui è accaduto il fatto io mi stavo preparando a celebrare la Messa delle 8.45, per cui non mi sono accorto di nulla - aggiunge - Peccato perché mi sarebbe piaciuto confrontarmi con questi ragazzi per capire come mai fanno uso di sostanze stupefacenti e invitarli a smettere".