Seregno

Mille persone al funerale del giovane Tommaso

In Basilica una folla commossa per l'ultimo saluto allo studente 20enne scomparso lunedì scorso. Don Gimmy Poretti, ex assistente dell'oratorio San Rocco: "Se il corpo lo piangiamo, l'anima è esistente".

Mille persone al funerale del giovane Tommaso
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L'ultimo saluto a Tommaso Dell'Orto, il 20enne seregnese scomparso lunedì scorso. Il funerale celebrato nella Basilica gremita. "Se il corpo lo perdiamo, l'anima è esistente", le parole di don Gianmario Poretti nell'omelia.

Un migliaio di persone al funerale di Tommaso

A Seregno un migliaio di persone in Basilica e sul sagrato hanno partecipato al funerale di Tommaso Dell'Orto, lo studente universitario di 20 anni  deceduto lunedì scorso in circostanze drammatiche. Le esequie sono state celebrate nel pomeriggio di oggi, giovedì 17 febbraio. La sua prematura scomparsa ha suscitato profonda commozione in città, che si è stretta in un ideale abbraccio alla famiglia: la mamma Barbara, il papà Giuseppe, le sorelle Chiara e Giorgia, i nonni Andreina e Carmelo, Ida ed Enrico.

funerale

I ricordi di don Gimmy

Nell'omelia don Gimmy Poretti - assistente dell'oratorio San Rocco fino al luglio del 2017, dopo nove anni di apostolato in città -  ha ricordato le vacanze estive di Tommaso negli anni della scuola media, nelle quali aveva rischiato di essere rimandato a casa perché  "spingeva e inzigava in maniera astuta. Ha sempre tenuto la sua posizione", ma era molto sensibile e trovava sempre una parola o un gesto per rincuorare chi attraversava un momento di difficoltà.

"L'anima è esistente"

"Se il corpo lo piangiamo, l'anima è esistente - ha aggiunto don Gimmy durante il funerale - Quando andremo al cimitero a trovarlo, dovremo fargli la ramanzina: non si fa così". Il sacerdote ha ricordato che la sua anima "ha bisogno che noi la ricordiamo. Lui ha bisogno di noi e noi abbiamo bisogno di lui". Anche se la sua dipartita terrena "è un po' troppo presto, ognuno può dire: Grazie Signore che me lo hai fatto incontrare, aiutami a non dimenticarlo.  Ci lascia un'eredità pesante. Se ci fosse, direbbe ai suoi genitori: Ho fatto una stupidata grande, ma andiamo avanti". Nella funzione è stato ricordato quanto "Tommaso, con un carattere introverso, ha voluto farsi volere bene. Altrimenti non sareste qui così tanti".

 

 

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