A Monza

Furti nelle auto con il disturbatore di frequenze: nei guai padre e figlio

Entrambi avevano adattato dei congegni che avevano lo scopo di disturbare le frequenze dei controlli di chiusura a distanza delle auto individuate come obbiettivi.

Furti nelle auto con il disturbatore di frequenze: nei guai padre e figlio
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Nella giornata di ieri, mercoledì 26 maggio, i poliziotti della Squadra Volante della Questura di Monza e della Brianza hanno scoperto e denunciato un cittadino italiano di 54 anni, resosi autore di furti a bordo auto a Monza con una singolare modalità seriale, attraverso un disturbatore di frequenze.

Furti nelle auto grazie al disturbatore di frequenze: nei guai padre e figlio

Tale attività di polizia è collegata all’individuazione e denuncia, avvenuta alcuni giorni fa, da parte della stessa Squadra Volante, del figlio del 54enne, un 38 anni. Entrambi, infatti, avevano adattato dei congegni installati sulle proprie autovetture che avevano lo scopo di disturbare le frequenze dei controlli di chiusura a distanza delle altre auto individuate come obbiettivo.

La tecnica adottata era sempre la stessa, si fermavano nei pressi delle auto da derubare, nel momento in cui questa parcheggiava, attivavano il congegno che impediva all’automobilista di chiudere il veicolo senza che questi se ne accorgesse. Tale congegno consisteva in una radio trasmittente sulla frequenza di 433 Mhz che impediva al segnale del radio comando dell’auto di funzionare correttamente. Una volta che i proprietari delle auto si allontanava i due, anche separatamente, entravano in azione derubando dal veicolo rimasto aperto gli effetti personali, oggetti di valore o buste con merce appena acquistata.

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