Agrate Brianza

Gelato scaduto servito in mensa, bimbi in ospedale

Le coppette somministrate ai bambini di una classe quarta della primaria erano scadute da 7 mesi. Sindaco: "Episodio grave".

Gelato scaduto servito in mensa, bimbi in ospedale
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Coppette di gelato scaduto da sette mesi servito alla mensa scolastica a bambini della primaria. Diversi hanno accusato malori e alcuni di loro sono anche finiti in ospedale.

Una vicenda inquietante e grave accaduta ieri, giovedì 28 aprile,  ad Agrate. A darne notizia è stata la stessa Amministrazione comunale attraverso un comunicato che ripercorre quanto accaduto e annuncia l'avvio di verifiche nei confronti della società Ladisa,  che eroga il servizio mensa per l'istituto comprensivo Bontempi di Agrate.

Gelati scaduti nel settembre del 2021

"Nella giornata di giovedì 28 aprile, presso il refettorio al piano seminterrato del plesso di via Battisti, alcune maestre della scuola primaria hanno rilevato che alcuni gelati confezionati, somministrati direttamente ai tavoli dal personale della ditta appaltatrice del servizio, recavano un’indicazione di scadenza al mese di settembre 2021 - si legge in un comunicato diffuso dal Comune di Agrate -  In base alla ricostruzione dei fatti, come emersa in prima battuta e come circostanziata ulteriormente a distanza di alcune ore dall’episodio, il disservizio ha riguardato effettivamente il solo plesso Battisti e il solo refettorio indicato".

Trenta le coppette scadute, 15 consumate da bimbi di quarta

"Sono state una trentina le coppette di gelato scadute complessivamente somministrate - prosegue la nota - su circa 400 distribuite nel medesimo plesso, e di queste solo una quindicina quelle consumate interamente o parzialmente da altrettanti alunni di una classe quarta della primaria".

Disturbi gastrointestinali

"Questi stessi alunni hanno poi accusato, nelle ore successive al pranzo, malessere e disturbi gastrointestinali - spiegano ancora dal Comune -  La notizia dell’accaduto è pervenuta dall’Istituto Comprensivo all’Ufficio Pubblica Istruzione del Comune, committente dell’appalto del servizio di ristorazione scolastica, nel primo pomeriggio del 28 aprile".

Alcuni bimbi portati al Pronto soccorso

Risulta che alcuni dei bimbi sono anche stati portati in pronto soccorso dai genitori. Per nessuno però si è reso necessario il ricovero.

Contestato il disservizio all'azienda  e segnalazione ad Ats

"Effettuati i primi riscontri, il Comune ha provveduto subito a contestare formalmente il disservizio all’azienda, con richiesta di controdeduzioni entro tempi ristretti per l’applicazione delle sanzioni commisurate alla fattispecie contestata previste nel capitolato di appalto - si legge ancora nel comunicato - A presidio della sicurezza igienico-sanitaria della filiera di preparazione e fornitura dei pasti e a tutela degli utenti del servizio, il Comune ha inoltrato formale segnalazione dell’accaduto al Dipartimento territoriale Igiene e Prevenzione sanitaria dell’ATS Brianza per richiedere le verifiche di competenza sull’episodio occorso".

Le parole del sindaco: "Episodio grave"

“Sono stato tempestivamente informato dell’accaduto dagli Uffici comunali e, insieme con l’assessore alla Pubblica Istruzione Claudio Galli, abbiamo presidiato gli sviluppi della vicenda, con particolare attenzione a che fosse esclusa ogni conseguenza importante per la salute dei bambini coinvolti – dichiara il sindaco Simone Sironi - Da quanto appreso nelle ore successive all’evento e, ancora, nella mattina seguente, i casi di malessere registrati fortunatamente sono apparsi risolti. Premesso tutto questo, quello che è accaduto resta un episodio grave".

"Accerteremo le responsabilità"

"La ristorazione scolastica è un servizio importante, perché riguarda centinaia di famiglie e incide sull’equilibrio e sull’educazione alimentare dei nostri figli, e delicato, perché si rivolge a un’utenza sensibile, quali sono i minori - prosegue il sindaco Sironi -  È un servizio ampiamento tutelato dalle norme di settore e fortemente presidiato sotto il profilo contrattuale, ambito, quest’ultimo, rispetto al quale il Comune farà certamente valere, presso l’appaltatore, ogni misura utile a pesare gravità e responsabilità dell’episodio occorso e ad adottare i passi conseguenti”.

L'assessore all'Istruzione

“Ho ricevuto numerose richieste di informazione e molte comprensibili rimostranze per l’accaduto - ha aggiunto Claudio Galli, assessore alla Pubblica Istruzione -  Nel rassicurare le famiglie circa la ridimensionata entità dell’episodio, circoscritto a poche decine di confezioni scadute somministrate, non posso che rilevare, in linea con il sindaco, la gravità della disattenzione occorsa. L’appalto della mensa scolastica, recentemente rinnovato, è sottoposto a controlli di qualità costanti, ulteriormente rafforzati grazie a un protocollo operativo aggiuntivo attivato da gennaio. Pur in questo contesto di attenzione diffusa e puntuale attivato dall’Ufficio e dal tecnologo incaricato, si è verificata questa mancanza i cui contorni, organizzativi e igienico-sanitari, attendiamo di chiarire in questi prossimi giorni”.

 

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