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Marco Rigato giocava nei Giovanissimi. Mercoledì i funerali all'oratorio San Carlo di Seregno
"Non sappiamo neanche cosa scrivere. Non sappiamo neanche se scrivere. A 16 anni è vietato morire. Marco era un figlio della Folgore Caratese, giocava con i 2005, e quando è arrivata la notizia non ci abbiamo creduto. Il tuo viso dolce nel nostro centro sportivo illuminava anche le serate più piovose. Insieme a quelli dei tuoi compagni, i tuoi amici che ti passavano la palla e ti urlavano “uomo” quando venivano a marcarti. Hai indossato la nostra maglia e siamo onorati per quello che ci hai dato. La vita, questa volta, ci ha presentato un conto troppo salato perché una malattia infame ti ha strappato alla tua famiglia che ti ama immensamente e a tutti i tuoi compagni che ti sono sempre stati vicini. Marco, non abbiamo parole, se non quelle poche che bastano per dirti che ci mancherai e che per sempre resterai nei nostri cuori; quei cuori che oggi sono pieni solo di lacrime".