Giorno della Memoria: l'emozione di una figlia per la medaglia al padre
Mirenza riceverà il riconoscimento per il padre Carlo Nava: "Portò addosso le ferite dell'orrore del lager per tutta la vita".
Sarà la cesanese Mirenza Nava, commerciante di Cesano Maderno, a ricevere la medaglia d’onore al valore militare in memoria del padre Carlo conferita dalla Presidenza della Repubblica in occasione della Giornata della Memoria. Grande la sua emozione.
Arrestato in Grecia dopo l'8 settembre
Classe 1922, Carlo Nava fu arrestato in Grecia subito dopo l’8 settembre 1943 e deportato dapprima a Dachau e poi a Spandau, dove rimase fino alla fine della guerra. E' tra i cittadini italiani militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti, insigniti della medaglia d'onore alla memoria in occasione della Giornata della Memoria.
«Mio padre ogni tanto ci raccontava qualcosa di quel periodo terribile. Ci disse che una volta dovette stare rinchiuso in una buca per otto giorni con altri compagni e quando uno di loro tentò di uscirne, fu ucciso all’istante. Mangiava solo una volta al giorno un pezzo di pane e qualche buccia di patata. Quando fu liberato, ci mise cinquanta giorni per tornare a casa a piedi da Berlino».
Le ferite dell'orribile periodo
La figlia ricorda bene come il padre portasse dentro di sé le ferite di quell’orribile periodo: "Si svegliava spesso di notte in preda al panico e mia madre cercava di calmarlo. Una volta eravamo in villeggiatura a Lignano Sabbiadoro, e appena sentì alcuni turisti parlare tedesco, si irrigidì e volle tornare a casa".
Il ricordo dei familiari di Carlo Nava sul Giornale di Seregno in edicola da martedì 26 gennaio 2021.