E' successo a Lissone

Giovanissimi violano le norme anti-Covid: interviene la Polizia locale, due denunce

Due agenti, non senza difficoltà, sono riusciti a accompagnare i ragazzi al Comando di via Gramsci

Giovanissimi violano le norme anti-Covid: interviene la Polizia locale, due denunce
Pubblicato:
Aggiornato:

Hanno violato le norme anti-Covid e, su segnalazione dei residenti, è stato richiesto l'intervento della Polizia locale. Un pomeriggio di trambusto nel giardino comunale di via Archimede a Lissone.

Le norme anti-Covid violate

Venerdì pomeriggio, una pattuglia della Polizia locale è intervenuta nell'area verde di via Archimede, nel rione Vialort, per controllare un gruppo di circa trenta ragazzi.

Alla centrale operativa del Comando di via Gramsci era infatti arrivata la segnalazione di un gruppo di giovani che, non rispettando il distanziamento e senza mascherine, creava disturbo nel giardino pubblico.

Immediato è stato l'arrivo di una pattuglia con due agenti che hanno proceduto con la richiesta dei documenti e tutti i controlli del caso.

I problemi sono iniziati quando i due ghisa hanno chiesto le generalità a una ragazza minorenne e al fidanzato, appena maggiorenne. Richiesta che è stata però rifiutata dai due giovani che, invece, avrebbero reagito.

Le Forze dell'ordine hanno quindi provveduto a fermare inizialmente la ragazzina, che ha cercato di divincolarsi, per accompagnarla in Comando. L'amico ha cercato poi di liberarla, anche prendendo a male parole i due uomini in divisa. La scena è stata pure ripresa dagli altri componenti della compagnia e postata sui social network.

Un altro giovane avrebbe poi accusato, sempre sulle pagine social, che la ragazzina sarebbe stata aggredita dai due agenti.

La posizione del sindaco

Il sindaco Concetta Monguzzi, informata dal comandante Ferdinando Longobardo dell'accaduto nel giardino di via Archimede, ha voluto prendere una posizione netta sulla vicenda.

Il sindaco e la Giunta esprimono la totale solidarietà e gratitudine per il costante presidio del territorio, per l’azione svolta a tutela di noi tutti. Sono mesi che ci si impegna al rispetto delle regole, che si chiede alla comunità tutta uno sforzo enorme. Ora la magistratura farà il suo corso e la sua indagine, anche in ossequio alle dovute tutele dei minori. La Polizia locale ha già fatto tutti i passi e gli atti dovuti, scrupolosamente. Si leggono post sui social di denuncia e di "denigrazione". Spiace perché è solo il racconto di una parte. C’è anche un video sull'accompagnamento in Comando, ma si omettono le premesse, le richieste di documenti. Non ci si capacita come se un pubblico ufficiale - in divisa e gentilmente - chiede le generalità, un gruppo di oltre 30 persone tenta di dileguarsi, si contrappone, si ribella. Nessuno paragoni la repressione, di altri luoghi e di altri tempi, con questa singola vicenda.
L'Amministrazione comunale riconosce la delicatezza e l’importanza del compito che soprattutto in questo momento svolge la Polizia locale e tutelerà e sosterrà il proprio personale.

La vicenda si è poi conclusa con la denuncia di entrambi i giovani per il rifiuto di fornire le proprie generalità, mentre la ragazza si è anche beccata una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Contestate anche tre violazioni per il divieto di assembramento e per il mancato utilizzo dei dispositivi individuali di sicurezza.

(foto in copertina di repertorio)

ACQUISTA L'EDIZIONE DIGITALE DEL GIORNALE DI MONZA

TORNA ALLA HOME

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Seguici sui nostri canali
Necrologie