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Giussano, la "postina" dell'Aido in moto per 7500 km

L'avventura on the road dell'archietto Floriana Elli

Giussano, la "postina" dell'Aido in moto per 7500 km
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Giussano, la "postina" dell'Aido in moto per 7500 km

Floriana Elli, postina dell'Aido in sella alla sua moto

L'avventura on the road dell'architetto Floriana Elli

Giussano, la "postina" dell'Aido in moto per 7500 km, dalle Alpi ai Pireni, passando per la Normandia...

Dal novembre 2013 fa parte del Nucleo operativo di Protezione civile che ha sede a Firenze e si occupa - come volontaria - di trasportare il midollo osseo in tutto il mondo, ma  Floriana Elli, 59 anni, è anche  un architetto e una esperta motociclista. Da poco è rientrata da  un viaggio in moto di 7500 km: a bordo della sua Kawasaki KLE 500 e in compagnia di un amico, Giampiero Pagliochini, noto globetrotter che ha girato il mondo in moto, ha attraversato  le Alpi, per raggiungere le coste atlantiche della Francia, passando per la Normandia, scendere  ai Pirenei, toccare Andorra, risalendo verso la Camargue per poi rientrare in Patria, dal Col de la Bonette.
Un lungo viaggio, durato un mese fatto all’avventura, senza percorrere autostrade e senza navigatore, ma solo usando le care vecchie cartine geografiche.

Il viaggio in sella alla Kawasaki KLE 500

«Dove vogliamo andare?»: questa l’idea di partenza dei due viaggiatori che è stata documentata sul sito Inmoto.it ma che ora sarà anche pubblicata sulla rivista specializzata di motori.
«La mia vacanza è in moto e quest’anno a causa del Covid abbiamo scelto percorsi in zone solitarie, attenti a rispettare tutte le restrizioni e misure di sicurezza - spiega - siamo partiti il 7 agosto da Perugia, dove vive il mio amico Giampiero Pagliochini  con l’intento di fare un viaggio in totale libertà, con alcune mete prestabilite, ma liberi di  godersi città e paesaggi  strada facendo. Abbiamo deciso di percorrere strade sterrate e secondarie e non usare il navigatore».
Prima destinazione la Francia, attraversando i vari passi delle Alpi fino a raggiungere la Loira, visitare i castelli. Da qui dritti verso la Normandia, fino al canale della Manica, passando per tutte le coste dello sbarco, tra natura, fari, spiagge selvagge e panorami mozzafiato, fino a Mont-Saint-Michel.
«Le coste dello sbarco mi hanno molto emozionata, sono invece rimasta delusa da Mont-Saint-Michel: hanno costruito un pontile e ora la si raggiunge sempre, anche con l’alta marea, attraverso una navetta. Ha perso tutto il suo fascino... - racconta - è stata una bella prova su strada anche il passaggio sui Pirenei e i tanti passi che nel corso del viaggio abbiamo attraversato, soprattutto quelli più celebri del tour de France. Molto bella anche la Camargue e il rientro attraverso la Provenza e il passo verso le Alpi, Col de la Bonette».
Un lungo viaggio, anche piuttosto impegnativo, intervallato però da soste per godersi paesaggi, la sorgente e la foce della Loira, attraversare la Senna e il Rodano, vedere le dune di Pilat.
Chilometri e chilometri, tra sole  e pioggia sempre in sella all’inseparabile moto, sostenuti da alcuni sponsor, uno anche brianzolo (Amphibious di Lesmo) ma sempre con un solo obiettivo: «godersi l’emozione del viaggio in moto».

Floriana Elli, postina dell'Aido in sella alla sua moto
Floriana Elli, postina dell'Aido in sella alla sua moto insieme a Giampiero Pagliochini
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