Il dono dello Spi-Cgil

Gli anziani della Rsa di Villasanta potranno tornare a vedere i familiari. Arriva la stanza degli abbracci

Il dono del Sindacato dei pensionati Spi Cgil Lombardia per gli ospiti di Villa San Clemente. La consegna giovedì 18 marzo.

Gli anziani della Rsa di Villasanta potranno tornare a vedere i familiari. Arriva la stanza degli abbracci
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Ripartire da un abbraccio. Con questo augurio, il Sindacato dei pensionati Spi Cgil Lombardia ha deciso di consegnare in dono alla Casa di Riposo RSA Villa San Clemente di Villasanta una stanza degli abbracci, ovvero un presidio che permetterà agli anziani ospiti e ai loro parenti di ritrovare il contatto fisico in sicurezza a un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Un’iniziativa sostenuta dallo Spi Cgil di Monza e Brianza nata dalla volontà di compiere un gesto concreto per tutti gli anziani che da molti mesi soffrono nel non poter incontrare i propri cari.

Alla Rsa di Villasanta arriva la stanza degli abbracci

La stanza degli abbracci è una struttura gonfiabile pensata per le RSA che, pur assicurando la separazione tra anziano e visitatore, permette l’incontro, il dialogo e il contatto fisico. La “stanza” è riscaldabile e illuminabile e può essere utilizzata sia all’interno degli edifici che all’esterno.

La consegna della “stanza degli abbracci” avrà luogo in struttura giovedì 18 marzo alle 11.

Saranno presenti Anna Bonanomi, segretaria generale dello Spi Cgil Monza e Brianza, Valerio Zanolla, segretario generale Spi Cgil Lombardia, Rita Cazzaniga dello Spi di Villasanta, il sindaco della città Luca Ornago e l’assessore alle politiche sociali Laura Varisco, oltre alla direzione della RSA.

"Un atto dovuto a una generazione che ha dato tanto"

“Da quando è scoppiata l’epidemia da Sars-Cov2 siamo stati particolarmente vicini agli anziani – dichiara Anna Bonanomi –, anche perché sono loro i più colpiti dal virus. Basti pensare – continua la segretaria generale dello Spi di Monza e Brianza – che l’80 per cento dei decessi da Covid-19 ha riguardato gli ultraottantenni. Nelle RSA, in particolare, i decessi sono stati numerosissimi e questo ha generato l’impossibilità da parte dei parenti di fare visita ai loro cari ospitati in queste strutture”.

“Mettere nelle condizioni gli anziani di poter riabbracciare in sicurezza i propri familiari ci sembra un atto dovuto a una generazione che ha dato tanto al nostro Paese – insiste Bonanomi –. Questa è la generazione che ha contribuito a liberarci dal nazifascismo, è stata protagonista della ricostruzione del secondo dopoguerra e ha lottato per la conquista dei diritti civili e del lavoro”.

(foto archivio)

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