I funerali

Grande commozione a Brugherio per l'ultimo saluto a William Procopio

Il 34enne è morto in un incidente in scooter avvenuto a Concorezzo lunedì scorso.

Grande commozione a Brugherio per l'ultimo saluto a William Procopio
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Sul sagrato le corone di fiori del Martesana Sanda Volley, dei Diavoli Rosa, dell'azienda metalmeccanica in cui lavorava e della scuola materna che frequenta il figlio maggiore, di soli 4 anni. Lo stesso bimbo che, assieme alla mamma, ha voluto tenere stretto a sé il pallone da pallavolo simbolo dell'amore per lo sport del papà. Dentro, nella chiesa di San Bartolomeo di Brugherio, il dolore per una vita spezzatasi prematuramente e improvvisamente.

L'ultimo saluto a William Procopio

Sono stati celebrati oggi, giovedì 20 febbraio, i funerali di William Procopioil 34enne brugherese che ha perso la vita lunedì 17 febbraio in un drammatico incidente stradale lungo la Sp3, ai confini tra Concorezzo e Monza, mentre si trovava in sella al suo scooter.

Le esequie sono state concelebrate dal parroco don Alberto Capra e da don Leopoldo Porro, davanti a una chiesa gremita di familiari, amici e colleghi. Gli stessi che hanno voluto e alimentato una raccolta fondi per aiutare la vedova e i bimbi (uno di soli 7 mesi) rimasti senza il papà.

Il mistero della morte

Nell'omelia dopo la lettura di un passo del Vangelo secondo Giovanni, don Capra ha posto l'attenzione sul mistero della morte.

"Gesù ha riportato in vita solo tre persone, ma in compenso ha donato l'esistenza eterna a tutti  - ha detto il sacerdote - Ci interroghiamo spesso, comprensibilmente, sul significato della morte. Forse meno frequentemente ci interroghiamo sul perché della vita: ci sono le nostre povere e semplici caratteristiche di uomini. Davanti a queste tragedie non sappiamo cosa dire, anche io mi guardo bene dal cercare di dire troppe cose. Gesù, davanti alle sorelle di Lazzaro, fa la cosa che ci è più semplice fare: piangere, commuoverci. Dio è a noi vicino. E anche noi dobbiamo essere vicini, gli uni agli altri. Non sappiamo cosa dire davanti alla morte, anche se drammatica come quella William, ma non dobbiamo mai far venire meno la speranza fondata sui legami. Dobbiamo condividere le gioie, ma anche la tristezza".

Il ricordo dei "suoi" Diavoli Rosa

Toccanti anche le parole di Danilo Durand, coach dei Diavoli Rosa, società di volley brugherese nella quale William era cresciuto sportivamente, ma anche umanamente.

"Oggi abbiamo sospeso tutti gli allenamenti, so che per questo ti arrabbierai - ha scritto in una lettera letta al termine della cerimonia - Ma era giusto farlo. Oggi ricordiamo un ragazzo che con la nostra famiglia è diventato un uomo con la U maiuscola. Avevi una determinazione di ferro, che ti ha permesso di superare qualsiasi ostacolo senza mai tirarti indietro. Ti sei meritato tutto ciò che sei riuscito a costruire: in Serie A, come marito e poi come padre di due meravigliosi bambini. Tutto questo con il sorriso".

"Con qualsiasi tempo, con il tuo casco giallo, tu arrivavi - ha proseguito Durand - O a bordo, o trascinandolo perché non andava, oppure a piedi, perché ti aveva lasciato per strada. Ci sei sempre stato per noi Diavoli, per i tuoi amici e la tua famiglia. Sapevamo di poter contare sempre su di te: ora, da Lassù, le responsabilità aumentano. Devi dare a Larissa la forza di crescere i vostri figli, per farli diventare delle persone buone proprio come te. Noi ti ricorderemo con la maglietta rosa addosso, che hai indossato con orgoglio in tantissimi palazzetti. Ci vediamo alla prossima partita".

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