Grave infortunio sul catamarano: l'ex sindaco «costretto ai box»
Dario Allevi, ora consigliere di opposizione, non potrà tornare in Aula per almeno un mese
Niente consiglio comunale, per più di un mese (se non di più), per l’ex sindaco di Monza Dario Allevi.
Grave infortunio sul catamarano
Una brutta caduta, avvenuta il penultimo giorno di quella che avrebbe dovuto essere una splendida vacanza in catamarano insieme alla compagna e a un gruppo di amici, lo ha costretto a prendersi una lunga pausa da tutti gli impegni, compresi quelli dell’Aula ripartiti giovedì.
L'ex sindaco costretto a fermarsi
«Mi fermo ai box», ha annunciato a malincuore l’ex primo cittadino, alludendo alla gara di Formula 1 che suo malgrado ha dovuto saltare. Ora dovrà infatti osservare tra i trenta e i quaranta giorni di riposo assoluto.
Uno stop dovuto, ha spiegato con la voce affaticata, «a un incidente che definire banale è dire poco, ma che ora mi sta costando carissimo in termini di salute».
La lunga guarigione
Quattro costole fratturate, di cui tre scomposte, la diagnosi espressa dai medici del San Gerardo, cui si è rivolto non appena rientrato a Monza. «Un dolore così intenso non l’ho mai avvertito - ha ammesso Allevi che può muoversi da casa solo per andare in ospedale per effettuare le visite di controllo - Non posso lavorare, non posso andare in Consiglio comunale. Per adesso posso solo attendere, immobile, che le ossa guariscano».
L'incidente in barca
L’infortunio si è verificato al termine di un’estate che, per l’ex sindaco, era iniziata nel migliore dei modi. Un break in Spagna per un torneo di padel insieme a un gruppo di amici e al collega di opposizione Paolo Piffer, col quale aveva condiviso la bruciante sconfitta elettorale dello scorso anno. Poi una fuga a Formentera, isola da lui molto amata, insieme alla compagna. Infine le Dolomiti. Ma, prima di tornare agli impegni quotidiani, Allevi si era concesso un’ultima settimana di svago, questa volta a bordo di un catamarano in navigazione tra Corsica e Sardegna.
«Ecco come è andata»
«Uno scenario incantevole - ha spiegato - Stava andando tutto a meraviglia, quando ecco che, proprio alla fine della vacanza, mi sono infortunato». Quel giorno il catamarano aveva attraccato su un isolotto della Maddalena. «Stavo facendo il bagno in mare, quando ho visto lo skipper attaccare la canna dell’acqua per lavare l’imbarcazione. Peccato non si fosse accorto che c’erano gli oblò aperti. Visto che c’era il rischio che allagassero le cabine, in tutta fretta sono risalito sul catamarano per andarli a chiudere». Una volta a bordo, «ho visto che già l’acqua entrava copiosa e dunque mi sono diretto di corsa verso le cabine. Non ho fatto in tempo a fare due passi che sono scivolato, cadendo sulla schiena. Il dolore è stato talmente intenso che non riuscivo più a respirare».
La corsa in ospedale
Immediatamente è stato raggiunto dai compagni di viaggio che si sono subito attivati per organizzare il trasporto in ospedale. «Cosa non semplice visto che ci trovavamo praticamente in mezzo al mare. L’ospedale più vicino era quello della Maddalena e ci sono volute tre ore di navigazione per raggiungerlo». Dopo gli accertamenti, l’ex sindaco, sempre a fatica, è riuscito a prendere l’aereo per tornare a Monza, dove si è rivolto agli specialisti del San Gerardo.
«Mi hanno ordinato riposo assoluto. Venerdì mattina mi hanno fatto un’ennesima radiografia e mi hanno detto che il decorso sta andando come si aspettavano, ma che ci vorrà tempo prima che possa tornare a fare quello che facevo prima».
«Fermo ai box»
E confida. «Certo per me, che sono sempre stato molto attivo, fermarmi è difficile. Pensi che la prima cosa che ho chiesto al medico è stata quando potrò tornare a giocare a padel...che ironia...la mia estate era proprio cominciata così, giocando a padel e ora chissà quando potrò tornare a farlo».
Appassionatissimo di sport, l’infortunio non gli ha permesso neanche di assistere al Gran Premio. «E’ la prima volta che lo perdo in cinquant’anni. E’ proprio il caso di dirlo, questa volta mi sono davvero dovuto fermare ai box».
Tantissimi messaggi di vicinanza
A fargli compagnia in queste lunghe giornate in cui non può muoversi «è l’affetto delle persone. In tantissimi mi hanno scritto, dimostrandomi la loro vicinanza (compreso anche qualche esponente della maggioranza, come Marco Lamperti, ndr) e ciò mi sta aiutando a superare questo brutto momento».