Mancano altre 10 opere

Grazie ai Carabinieri torna ai Musei Civici di Monza un dipinto trafugato nel 1974

L'opera pittorica, delle dimensioni di circa 40x60 cm, è stata individuata mentre era posta in vendita all’incanto sul sito di una casa d’aste milanese al prezzo di 8.000 euro

Grazie ai Carabinieri torna ai Musei Civici di Monza un dipinto trafugato nel 1974
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I Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Monza hanno restituito alla Pinacoteca Musei Civici del capluogo brianzolo un dipinto del XVII secolo, realizzato con la tecnica dell’olio su tela, raffigurante il Colosseo, di cui si erano perse le tracce dall’estate del 1974, quando era custodito nella Pinacoteca Civica della Villa Reale.

Grazie ai Carabinieri torna ai Musei Civici di Monza un dipinto trafugato nel 1974

La riconsegna è avvenuta nei locali del Museo Civico di Monza nelle mani del Conservatore del Museo, Sarah Mongelli, da parte del Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, Tenente Colonnello Claudio Sanzò.

La storia del dipinto

 Il dipinto rappresenta una veduta del Colosseo dalla parte più diroccata, con l’edificio in stato di abbandono ricoperto in parte dalla vegetazione. Sul lato destro del quadro appare una parte di colonnato classico, anch’esso in rovina, mentre sullo sfondo, a sinistra, si nota parte di un muraglione e un piccolo edificio, simile a una porta o a una facciata di chiesa di gusto barocco, con volute e timpani triangolari.

L’opera è pervenuta al Comune di Monza dal lascito testamentario di Eva Galbesi Segrè del 1923, senza indicazioni sull’autore. Risulta esposta in Pinacoteca, nella sede in Villa Reale, già nel 1945; successivamente gli inventari segnalano alcuni spostamenti all’interno delle sale, sino al furto denunciato il 7 giugno 1974.

Il Caramel (1981) è il primo ad avanzare un’ipotesi attributiva nel suo catalogo delle opere dei Musei Civici, suggerendo l’ambito di François Didier de Nomé, detto Monsù Desiderio, pittore di origini francesi ma attivo in Italia e in particolare a Napoli nei primi decenni del Seicento.

Il dipinto dei Musei Civici sembra ragionevolmente da collocare nell’ambito di una bottega romana di metà Seicento, nel contesto della fortunata produzione di vedute e capricci che traggono ispirazione dalle vestigia dell’antichità classica, spesso collegata a pittori di origine nordica trapiantati a Roma.

Il furto

Nelle cronache cittadine dell’epoca sul “furto alla pinacoteca della Villa reale” si poteva leggere come fossero sparite ben 11 tele d’autore per un valore di 10 milioni di lire e si poteva vedere l’allora direttore della pinacoteca che mostrava il buco praticato dai ladri per rubare i quadri. Si leggeva come il custode avesse trovato una finestra scardinata mentre erano sparite alcune tele come “Scene medievali” di Filippo Abbiati (Milano, 1640 – Milano, 1715), “Annunciazione” di scuola veneziana del XVII secolo ed il “Ritratto della Signora Vera” di Mose Bianchi (Monza 1840 - ivi 1904).

Le indagini del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Monza

L’attività costante di monitoraggio dei canali di vendita sia fisici che virtuali di antichità ha consentito ai Carabinieri del Nucleo TPC di Monza di individuare l’opera pittorica, delle dimensioni di circa 40x60 cm, posta in vendita all’incanto sul sito di una casa d’aste milanese a 8.000 euro.
Le verifiche condotte attraverso la consultazione della “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database al mondo di opere d’arte rubate gestito dal Comando TPC, hanno così consentito accertare la corrispondenza tra la tela in vendita e quella censita nel sistema informatico.
Le indagini, coordinate dall’Autorità Giudiziaria di Varese, hanno consentito di confermare in pieno l’ipotesi investigativa dei Carabinieri e accertare che quanto avevano individuato nella rete fosse proprio il dipinto che era stato trafugato tra la notte del 6 ed il 7 giugno 1974.

La restituzione del dipinto consente di ricontestualizzare, dopo 50 anni, un’opera pittorica di assoluto pregio nella Pinacoteca Civica di Monza, opera che potrà essere valorizzata permettendo di essere nuovamente ammirata dai visitatori e dagli appassionati d’arte.

Ringrazio il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale per il prezioso lavoro svolto: le molteplici e qualificate competenze presenti all’interno delle Istituzioni si confermano – anche in questo caso esemplare - un riferimento indispensabile per garantire risultati concreti a beneficio dell’intera comunità”, ha concluso il Sindaco Paolo Pilotto.

Mancano all'appello ancora 10 opere

Nel furto del 1974, come detto inizialmente, furono portate via anche altre 10 opere. In caso di informazioni, contattate il Nucleo carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Carabinieri di Monza via e-mail tpcmbnu@carabinieri.it - p.e.c. smb37092@pec.carabinieri.it o al numero 039/2300741.

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