A Besana

Ha il Covid ma va a fare shopping: "Non volevo perdere gli ultimi sconti..."

Fermata dai Carabinieri, ha cercato di giustificarsi dicendo di essere già guarita. Tutto falso. E' stata denunciata

Ha il Covid ma va a fare shopping: "Non volevo perdere gli ultimi sconti..."
Pubblicato:

Quando il richiamo dello shopping è - incredibilmente - più forte del virus. Una 51enne di origine brasiliana, positiva al Covid, ha pensato bene di uscire di casa per fare incetta di saldi. Fermata dai Carabinieri, è stata denunciata.

La voglia di shopping più forte del Covid

Nei giorni scorsi, attorno a mezzogiorno, una pattuglia dei Carabinieri della stazione di Besana in Brianza era impegnata in un un posto di controllo in via Piave, strada che collega Besana a Renate.

I militari hanno fermato una Peugeot 107 bianca, procedendo poi con l'identificazione della donna al volante: una 51enne di origine brasiliana.  Al termine del controllo, è risultato che tutti i documenti - personali e della quattro ruote - erano in regola. Ma, dalla consultazione in banca dati, è risultato che la donna era sottoposta a isolamento quarantenario obbligatorio poiché positiva al Covid.

"Rischio di perdermi le ultime offerte..."

La 51enne ha tentato di giustificarsi assicurando di  aver già finito la quarantena. "Probabilmente la banca dati non è aggiornata", ha detto ai Carabinieri. Pregandoli, al contempo, di lasciarla subito andare via perché si era fatto tardi e aveva fretta di recarsi in un negozio dove, per colpa del controllo in corso, rischiava di perdere la possibilità di acquistare alcuni vestiti in saldo che aveva puntato.

La scusa non regge: denunciata

La scusa addotta dalla donna poteva essere plausibile ma i Carabinieri hanno comunque deciso di andare a fondo alla questione scoprendo che era una bufala. L'automobilista, infatti, al tampone di verifica di fine quarantena era nuovamente risultata positiva e pertanto avrebbe dovuto proseguire l’isolamento quarantenario.

La 51enne è stata pertanto denunciata in stato di libertà all’autorità giudiziaria per non aver osservato un ordine legalmente dato per impedire la diffusione di una malattia infettiva dell'uomo, ai sensi dell’articolo 260 del Testo unico delle leggi sanitarie.

Seguici sui nostri canali
Necrologie