Marocco, "Ha offeso l'Islam": condannata a tre anni e mezzo di carcere una giovane italo-marocchina nata a Vimercate
La sentenza per aver definito in un post su Facebook il versetto coranico Kautar un versetto "del whisky". Ma lei nega di essere l'autrice del post.
Si trova attualmente in un carcere non distante da Marrakech (in Marocco) una giovane studentessa di 23 anni italo-marocchina e nata nel 1998 a Vimercate.
"Ha offeso l'Islam", condannata una giovane italo-marocchina nata a Vimercate
La ragazza è stata condannata a scontare tre anni e mezzo di carcere per aver definito in un post su Facebook del 2019, il versetto coranico Kautar, quello in cui si obbligano i musulmani al sacrificio, un versetto "del whisky".
Un'associazione a carattere religioso l'avrebbe intercettato, nonostante la giovane avesse cancellato il post poco dopo, e avrebbe così sporto denuncia alla polizia di Marrakech.
La studentessa, nata a Vimercate e residente per diverso tempo in Brianza e ora iscritta all'Università di Marsiglia in Francia, dove vive, sarebbe stata bloccata lo scorso 20 giugno al suo arrivo a Rabat, dove era arrivata per trascorrere le vacanze estive con la sua famiglia di origine, e poi portata a Marrakech, nella città dove in questi due anni è stato formalizzato il dossier nei suoi confronti con l'accusa di 'vilipendio alla religione', aggravata dalla 'diffusione via social media'.
Li è rimasta dunque, a disposizione dell'autorità giudiziaria, fino a quando il 28 giugno è arrivata la sentenza di condanna a tre anni e mezzo di carcere e al pagamento di 50mila dirham di multa (4.800 euro circa).
La giovane studentessa, raggiunta in carcere dall'avvocato, ha negato di essere l'autrice di quel post su Facebook: lo avrebbe invece ricevuto dai suoi contatti e riportato su Facebook.
La nostra Ambasciata in Marocco sta seguendo con molta attenzione il caso.