I dipendenti Hilux di Usmate sciolgono il presidio

I dipendenti tornano al lavoro in attesa del tavolo istituzionale.

I dipendenti Hilux di Usmate sciolgono il presidio
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Dopo il pagamento di parte dello stipendio di settembre e l'intervento istituzionale i lavoratori Hilux hanno fermato l'assemblea permanente tornando al lavoro.

Lo stop nello scorso fine settimana

Il blocco dell'attività produttiva era arrivato venerdì scorso e i dipendenti avevano incrociato le braccia e si erano messi davanti ai cancelli dell'azienda. Le cause di questa protesta il mancato pagamento dello stipendio di settembre e l'incertezza sul futuro dei lavoratori e del futuro dell'azienda che produce cd, dvd e vinili. Dopo due giorni di assemblea permanente, lunedì sera i rappresentanti sindacali e i lavoratori hanno incontrato i rappresentanti dell'azienda e trovato un accordo: una soluzione temporanea che ha fatto sciogliere il presidio.

"Nella giornata di martedì è arrivato il pagamento dell'80% dello stipendio di settembre - ha affermato Elena Dorin della Cgil Fiom di Vimercate - Abbiamo ottenuto anche la certeza di avere un incontro e tavolo tecnico in Confindustria grazie anche al sostegno di Regione e Provincia. La situazione rimane comunque ancora molto critica e nei prossimi incontri si dovrà parlare anche della cassa integrazione che potrà interessare parte dei lavoratori".

L'attenzione delle istituzioni

Lunedì hanno fatto visita ai lavoratori presenti all'interno dell'azienda il presidente della Provincia Roberto Invernizzi e il sindaco di Usmate Marilena Riva. I due rappresentati di provincia e comune hanno ascoltato le ragioni della protesta e hanno dato subito la loro disponibilità per organizzare tavoli istituzionali volti a garantire la tutela dei lavoratori. Presente anche il senatore del Partito Democratico, Roberto Rampi:

"Sono stato poco fa a incontrare le lavoratrici e i lavoratori della Hilux di Usmate in sciopero, senza stipendio da settembre - ha affermato lunedì Roberto Rampi - Per dare la mia disponibilità per cercare insieme una soluzione e per fare tutte le pressioni necessarie per individuare gli strumenti possibili. Non solo una solidarietà formale ma una vicinanza vere propria".

 

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