Il cane corre spaventato sulla Tangenziale, lo rincorre per quattro chilometri e lo salva
Il gesto eroico di Domenico Di Lernia: "Perché l’ho fatto? Ho pensato al padrone che poteva perdere il suo migliore amico".
Quattro chilometri di corsa in tangenziale per salvare un cane. Ha messo a rischio la sua vita per aiutare la bestiola che scappava spaventata tra le auto in transito.
Il cane corre spaventato sulla Tangenziale, lui lo rincorre e lo salva
Venerdì 25 giugno, in serata, il 30enne Domenico Di Lernia, laureato in Scienze Motorie e residente a Nova Milanese, è stato protagonista di un gesto eroico dettato dal suo amore per gli animali.
"Mi trovavo in macchina con mia sorella, stavamo tornando a casa ma nel momento di salire la rampa d’uscita della tangenziale abbiamo visto un cane correre spaventato in direzione opposta a quella delle auto, verso l’autostrada" ha raccontato il novese.
Il quattrozampe era un Rough Collie, l’esemplare divenuto noto con il film Lessie. "Non ci ho pensato un attimo - ha affermato Domenico - sono sceso dall’auto senza cellulare e gli sono corso dietro per fermarlo".
Il novese, nella fretta di soccorrere il cane, non ha indossato il giubbotto catarifrangente, né ha avuto modo di avvisare gli altri automobilisti del pericolo.
Ha iniziato a correre veloce per raggiungere e calmare il cane prima che potesse succedere l’irreparabile. "Ho corso più che potevo, cercavo di chiamarlo e di avvicinarmi il più possibile a lui - ha spiegato il novese - Ogni tanto finiva in mezzo alla strada e le auto sono state costrette a frenare all’ultimo momento. Ho temuto più volte che potesse essere investito. Per fortuna, però, così non è stato".
Riuscire ad acchiapparlo è stato davvero difficile: "Ho dovuto aspettare che passassero diverse auto perché il forte rumore non gli permetteva di capire che gli fossi vicino - ha spiegato il 30enne - Poi, sono riuscito ad afferrargli il collare".
Il lieto fine e l'intervento dei soccorsi
In quel momento, sembrava la fine di un incubo, ma il collare non ha retto il colpo e si è spezzato: "A quel punto non ho potuto far altro che prendergli il dorso e finalmente, bloccarlo - ha continuato - Era così impaurito che mi ha morso più volte, prima di calmarsi".
La folle corsa si è conclusa a San Fruttuoso, a Monza, a quattro chilometri da dove era partita.
Avvisate da altri automobilisti, sono poi accorse la Polizia stradale di Arcore e un’ambulanza. "Dopo che il cagnolino è stato messo in sicurezza, i sanitari mi hanno medicato le ferite e sono stato accompagnato all’ospedale San Carlo di Paderno Dugnano - ha detto il novese - Non conoscendo il cane, mi hanno somministrato una dose di immunoglobuline".
"Avevo paura che il padrone potesse perdere il suo migliore amico"
Per fortuna, sia il cane, che il novese, anche se dimesso con cinque giorni di prognosi, ora stanno bene: "Perché l’ho fatto? In quei momenti, con l’adrenalina in corpo, pensi a un sacco di cose, ma la vera spinta è stata la paura che il padrone del cane potesse perdere il suo migliore amico".
Un amore viscerale per gli animali, che ha sempre accompagnato la vita di Di Lernia: "Anch’io ho degli animali ed ho provato l’esperienza di perderne due. Non ho potuto fare altro che immedesimarmi nella persona che avrebbe potuto perdere il proprio cane. Per me, è al pari di perdere un membro della famiglia".