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Il Colpo di Grazia alla fine lo ha dato il sindaco

Dopo l'iniziale sequestro dei server che ospitava il sito web, è arrivata anche la perquisizione dell'ufficio e della proprietà di un fornitore informatico

Il Colpo di Grazia alla fine lo ha dato il sindaco
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Alla fine il "Colpo di Grazia" lo ha dato il sindaco Dario Allevi che ha denunciato gli autori del film a puntate che attaccava l'Esecutivo.

"Colpo di Grazia"

L'Arciprete che conserva i segreti di Martina, il Cavalier Mattoni costruttore fascinoso delle torri di lusso, gli intrighi di Palazzo e i segreti che prendevano in giro la Giunta Allevi in modo nemmeno troppo velato.
Alla fine il «Colpo di Grazia» sul film antagonista che attaccava l’Esecutivo con una satira fin troppo grottesca l’hanno dato il sindaco Dario Allevi e l’assessore all’Urbanistica Martina Sassoli che hanno denunciato gli autori del film a puntate.
Ad annunciarlo gli stessi creatori della pagina Facebook «Colpo di Grazia» che porta lo stesso nome del film. Autori che si nascondevano sotto lo pseudonimo della regista di finzione Skyler Grey, ripresa mentre viene fintamente fotografata in centro Monza e durante un’intervista in inglese in cui spiega come è nato il film (con tanto di sottotitoli).

Creato un finto battage pubblicitario

Tante energie per gli autori che avevano anche creato un finto battage pubblicitario, finte recensioni e cartelloni e che poi avevano condiviso sui social le puntate. Fino a quando la denuncia ha stroncato ogni velleità.

«Abbiamo appreso della denuncia per un presunto reato di diffamazione nei confronti di Allevi e Sassoli - si legge nella nota - Nello specifico si contesta, all’interno del primo episodio del film (online sabato 6 febbraio 2021) il riferimento ad accordi illeciti tra il cav. Mattoni (costruttore senza scrupoli) e il sindaco (quello immaginario del film, ovviamente)».

L'azione legale intrapresa contro il film spiega così l'iniziale sequestro dei server che ospitavano il sito web del progetto e il blocco del dominio colpodigrazia.it
In aggiunta a tale provvedimento, nella giornata di venerdì 19 febbraio su mandato della Procura, i Carabinieri hanno perquisito ufficio e proprietà di un fornitore informatico, a cui sono stati sequestrati pc e dispositivi personali, con l'obiettivo di verificarne la responsabilità nella messa online del portale.
Infine in questi ultimi giorni anche il canale Youtube del film è parzialmente oscurato su disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
A darne notizia sempre gli stessi «antagonisti» della Giunta. Che poi aggiungono: «L'evolversi della situazione ha determinato il silenzio stampa della regista Skyler Grey, che ha affidato al proprio ufficio stampa la responsabilità di analizzare l'accaduto e controbattere a questa incredibile escalation censoria e repressiva».
Gli autori però si difendono:

«Colpo di Grazia è dichiaratamente una fiction, una produzione artistica frutto della creatività e immaginazione dei suoi autori. Se è corretto affermare che il film è ambientato a Monza e trae parzialmente spunto da vicende reali, è semplicemente ridicolo dover ribadire che personaggi, dialoghi, azioni e situazioni (dalle più comuni alle più riprovevoli) sono frutto della creatività della regista. Sversamenti, mazzette, pestaggi, compravendite, omicidi, confessioni in nessuna misura sono riconducibili a fatti accaduti nella città di Monza - spiegano - Chi ha portato dal piano artistico a quello giudiziario il prodotto cinematografico dimostra di aver scarsissima capacità di distinzione fra i livelli di realtà e finzione».

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