Il Consiglio dell'Unione di Lesmo e Camparada ricorda Canobbio VIDEO

Il sindaco di Lesmo Antonioli ha letto in aula un ricordo dell'ex vicesindaco

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Commozione e cordoglio ieri sera, martedì, durante il Consiglio comunale dell'Unione dei Comuni di Lesmo e Camparada. L'Assise, convocata in Municipio a Lesmo,  attraverso le parole del sindaco Roberto Antonioli, ha voluto ricordare la figura dell'ex vicesindaco di Camparada Alberto Canobbio, scomparso la scorsa settimana.

Il ricordo del sindaco Antonioli

Antonioli, nel suo discorso, ha ringraziato Canobbio per la sua presenza e per il suo impegno politico attivo anche all'interno dell'Unione dei Comuni tra Lesmo e Camparada.

"Alberto era una persona dal carattere deciso, a volte brusco, sempre chiaro nell'esprimere le proprie opinioni ma sempre corretto - ha sottolineato Antonioli - Lo ringrazio per essere stato un coautore dell'Unione che non senza sacrificio siamo riusciti a portare a compimento".

Chi era Alberto Canobbio?

Camparada dice addio al suo amato vicesindaco e volontario tuttofare. Si è spento venerdì a mezzogiorno della scorsa settimana, nella sua abitazione di via Monviso, l’80enne Alberto Canobbio. Da parecchi mesi combatteva una battaglia contro una malattia che se l’è portato via per sempre. Il politico, che ha ricoperto l’incarico di vicesindaco dal 2009 al 2014 (con delega ai Lavori Pubblici) durante la prima legislatura targata Giuliana Carniel, attualmente sedeva tra i banchi della maggioranza.

Anima della civica "Uniti per Camparada"

Canobbio era anche l’anima della civica «Uniti per Camparada». L’80enne ha lavorato per gran parte della sua vita in una cartiera, ma la sua passione più grande era quella per la natura e la caccia fotografica.
Un vero appassionato di fotografia e di animali, che l’ha anche portato a ricoprire l’incarico di presidente del Parco sovra coomunale dei Colli Briantei.

Il cordoglio del sindaco Carniel

Commosso il ricordo del sindaco Giuliana Carniel. «Abbiamo lavorato a stretto contatto soprattutto durante il primo mandato e devo dire che è una grande perdita per tutto il paese - ha sottolineato commosso il sindaco - Lui era caparbio, sempre attento e molto puntiglioso. Anche ultimamente, nonostante fosse debilitato dalla malattia, mandava continuamente mail per spronarci a portare a termine i punti del programma di mandato. Dopo qualche settimana dal nostro insediamento, nel 2009, affrontammo la prima grande emergenza riguardante il tetto della scuola che si scoperchiò dopo un violento temporale. Fu grazie a lui che riuscimmo a risolvere il problema in poco tempo. E poi fu grazie a lui che riuscimmo a risolvere il problema dell’accatastamento del terreno sul quale sorge il Municipio».

La vicinanza del Comitato e delle associazioni del Plis dei Colli Briantei

Parole di vicinanza e di cordoglio anche quelle del Comitato e delle associazioni del Plis dei Colli Briantei. «Alberto aveva dato tanto con passione e praticità, e avrebbe potuto dare ancora molto – si legge nel comunicato stampa – Quelli che seguono le iniziative che proponiamo, probabilmente lo ricordano come membro della giuria (col suo carisma, ne era il “Presidente”) ed animatore del nostro fortunato concorso fotografico. Ma decisamente più importante era il suo impegno nella gestione ambientale, in questa Brianza così poco attenta alla natura e al territorio. Alberto è stato promotore e colonna portante nell’esperienza del Parco dei Colli Briantei. E anche negli ultimi tempi, in cui il Parco Regionale della Valle del Lambro è diventato il “gestore” del PLIS, l’impegno non era venuto meno. Anzi, la determinazione ad evidenziare la peculiarità di questa realtà, se possibile, si era fatta ancor più forte. Centinaia di case, locali pubblici e classi scolastiche, stanno esponendo in bella mostra l’ultima edizione del Calendario del Parco dei Colli Briantei da Lui voluta e minuziosamente curata. Le “solite” foto bellissime, che ti lasciano a bocca aperta e che aiutano a farti amare la natura. Ecco, il calendario è la sintesi delle sue grandi passioni e dell’eredità che lascia».

 

 

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