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Il fiuto del cane Henry non sbaglia: scovata droga nel sottopasso ferroviario

La marijuana era in un sacchetto di cellophane. E' successo alla stazione di Seregno

Il fiuto del cane Henry non sbaglia: scovata droga nel sottopasso ferroviario
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La marijuana era in un sacchetto di cellophane. Caduta dalle tasche di un pusher o nascosta in vista di uno scambio. Qualsiasi fosse la sua destinazione, è finita nelle mani dei Carabinieri grazie al fiuto del cane Henry.

Il fiuto che non sbaglia

Nelle scorse ore, i Carabinieri della Compagnia di Seregno, unitamente a un’unità K9 del Nucleo Cinofili di Casatenovo e il supporto di una Squadra di intervento operativo del 3° Reggimento carabinieri “Lombardia”, hanno effettuato un servizio di controllo straordinario del territorio che ha interessato le aree più sensibili dei 16 comuni di competenza.

In particolare, presso la stazione ferroviaria di Seregno, è stato controllato il sottopasso che collega i binari con la piazza XXV Aprile, la piazza della stazione, da una parte e con via Comina (quartiere Crocione) dall'altra. Sotto la lente le banchine:  al binario uno, il cane antidroga  “Henry” ha trovato un sacchetto di cellophane con alcuni grammi di marijuana.

Giocava alle macchinette senza green pass

Nella stazione ferroviaria di Seveso, invece, sono state controllati entrambi gli accessi di via Raffaello e di piazza Mazzini, il sottopasso che li collega e un vicino bar e sala-slot. All'interno del locale i militari hanno colto un 36enne di Paderno Dugnano che, privo della prevista certificazione verde, era intento a effettuare delle puntate a una macchinetta videopoker.

Sono quindi scattate le sanzioni: al cliente per l’accesso al bar senza green pass e al titolare dell’esercizio per la mancata attività di controllo.

Quasi 200 persone controllate

Il servizio di controllo delle scorse ore è stato volto principalmente al contenimento dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, dei fenomeni di criminalità urbana in generale nonché al rispetto della normativa anti-Covid-19.  Ha visto l’impiego complessivo di 20 militari e un assetto cinofilo e ha permesso di controllare 186 persone, 65 veicoli e 9 esercizi commerciali.

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