Festività natalizie

Il "Gesù Bambino" di Betlemme arriva ad Arcore

La copia della statuetta originale di Gesù Bambino per la prima volta uscirà dalla Palestina e arriverà ad Arcore. Il manufatto rimarrà in città fino al primo gennaio del nuovo anno

Il "Gesù Bambino" di Betlemme arriva ad Arcore
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La copia della statuetta originale di Gesù Bambino arriverà ad Arcore e rimarrà fino al primo gennaio del nuovo anno. E non ci sarebbe nulla di straordinario se non fosse per il fatto che la reliquia, per la prima volta, uscirà dalla Palestina per arrivare in Brianza.

La città guidata dal sindaco Maurizio Bono e, in particolare, i fedeli della comunità pastorale Sant'Apollinare guidati da don Giandomenico Colombo, si apprestano a vivere un Natale davvero speciale ed intenso dal punto di vista della fede e della devozione.

La soddisfazione del sindaco

A darne notizia dell'arrivo della statuetta è stato il sindaco  Bono. I dettagli dell'iniziativa sono ancora in fase di definizione ma è certo l'arrivo della copia della statuetta originale che, ricordiamo, si trova nella Grotta della Natività, a Betlemme.

"Stiamo definendo gli ultimi dettagli con i volontari della Protezione civile e, soprattutto, con il parroco  don Giandomenico per definire un calendario di massima delle ostensioni della statuetta - ha affermato il primo cittadino - Nei prossimi giorni saremo più precisi. A breve dovremo sottoscrivere una assicurazione e definire anche tutti gli spostamenti della reliquia, che andrà custodita in un luogo segreto durante le nottate. Per tutta la nostra comunità, e non solo, è sicuramente un grande momento da vivere intensamente".

Il gemellaggio nel nome di Sant'Eustorgio

L'arrivo della statuetta di Gesù Bambino è il frutto delle ottime relazioni che intercorrono tra le amministrazioni comunali di Arcore e Betlemme. Un patto che, ricordiamo, si è ancor di più rafforzato a seguito della recente visita del sindaco di Betlemme Hanna Hanania ad Arcore e che si trasformerà presto nel gemellaggio tra le due città.

Dunque Arcore e Betlemme hanno l’intenzione di rivitalizzare quel legame spirituale che le unisce da più di 17 secoli. Nel 315 l’imperatore di Costantinopoli donò a Sant’Eustorgio, protettore della città, le reliquie dei Re Magi.

La regia di Carlo Brambilla

Presto Arcore e Betlemme stringeranno lo storico accordo e  gran parte del merito è di un altro arcorese. Lui è l’80enne Carlo Brambilla, agente di commercio in pensione. Alla scena illuminata dai riflettori il tour operator dei vip ha preferito giocare un ruolo da vero regista, riuscendo a mettere in contatto il primo cittadino Maurizio Bono con il collega Hanna Hananina, fresco di elezione a capo di Betlemme. E sempre grazie a lui la città ospiterà il Gesu Bambino di Betlemme.

 

"Ho realizzato un sogno"

"L'essere riuscito a convincere il sindaco di Betlemme a donarci per qualche settimana la copia del Gesù Bambino per me significa aver realizzato un grande sogno che cullavo da tanto tempo - ha commentato Carlo Brambilla -  Ringrazio ancora l’Amministrazione comunale per aver colto questa opportunità. Tra l’altro tra Arcore e Betlemme esiste già un legame spirituale e che risale agli anni dal 315 al 331, quando il protettore degli arcoresi, Sant’Eustorgio, guidò la Chiesa Ambrosiana. L’allora l’imperatore di Costantinopoli donò un’arca marmorea con le reliquie dei Re Magi venuti a Betlemme ad adorare Gesù Bambino".

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