Il meterologo Galbiati scrive al sindaco: "Troppo inquinamento, falò da vietare"

Il famoso meterologo Galbiati ha lanciato un appello al primo cittadino di Villasanta Luca Ornago

Il meterologo Galbiati scrive al sindaco: "Troppo inquinamento, falò da vietare"
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Aria troppo inquinata, i vari falò di Sant'Antonio Abate organizzati a Villasanta (e non solo) nei prossimi giorni sono da vietare.

L'appello è stato lanciato direttamente dal meterologo Flavio Galbiati, volto noto nel campo della meterologia e, soprattutto in televisione, sulla pagina Facebook "Sei di Villasanta se...".

Ma l'esperto di meterologia del Centro Epson Meteo ha anche preso carta e penna e ha scritto al sindaco Luca Ornago chiededo una presa di posizione da parte dell'Amministrazione comunale.

L'appello di Galbiati

"Buongiorno, vedo che anche quest’anno a Villasanta si farà il falò di S. Antonio - ha scritto Galbiati su Facebook - Come sapete io dedico sempre molta attenzione al problema dell’inquinamento atmosferico, che purtroppo è una delle principali minacce alla nostra salute. Quindi non posso che esprimere la mia contrarietà ad una “tradizione” che provoca l’emissione di un’impressionante quantità di sostanze inquinanti, a discapito della qualità dell’aria che tutti respiriamo; a maggior ragione se nella catasta di legna, come è già successo in precedenti occasioni, vengono inglobati anche scarti di oggetti e arredi, tra cui pannelli impiallacciati e verniciati, tossici una volta bruciati. A titolo di informazione, allego quanto pubblicato in merito dalla regione Lombardia. Nella pagina relativa agli impatti delle combustioni all’aperto sulla qualità dell’aria si legge che “I falò rituali contribuiscono al peggioramento della qualità dell’aria” e che “bruciare all’aperto una sola catasta di legna di medie dimensioni inquina quanto un comune di 1.000 abitanti che per 8 anni si riscaldi a metano”. Vi invito anche ad osservare il grafico di una centralina di Milano relativo al gennaio del 2011, con in evidenza l’impennata della concentrazione delle polverii sottili ( PM10 ) fino a livelli di 4/6 volte oltre la soglia per la salute umana nel giorno 17 gennaio e la persistenza di questi valori elevati anche nei giorni successivi. Ecco il link al sito istituzionale 

Una proposta che divide il popolo di Facebook

Il post di Galbiati ha provocato molte reazioni contrarie all'appello del meterologo. In tanti si sono appellati alla tradizione per contrastare la tesi del meterologo, mentre altri gli hanno dato ragione, sostenendo un elevato livello di inquinamento in tutta la Brianza.

"Confermo che ho scritto anche al sindaco Luca Ornago e lui mi ha detto che ne avrebbe discusso in questi giorni in Giunta, anche se capisco che i tempi sono stretti per poter prendere una decisione ponderata - ha continuato Galbiati - Ho visto che il mio appello ha creato molto dibattito ma è quello che volevo e me lo aspettavo. Se non si dovesse riuscire per quest'anno, il mio appello verrà riproposto anche i prossimi anni".

 

Commenti
gianni del pero

Dovremmo ricordarci di trattenere il respiro e, se ci riusciamo, per tutto il giorno (anche se il vento ci ha dato una mano...) perché l'aria di Villasanta, di Monza, di Meda è ancora "ricca", oggi come nei giorni scorsi con i picchi a capodanno ed alla befana, delle polveri pm10 e pm2.5 che ci abbiamo "buttato" dentro e quindi respirarla fa male! L'entusiasmo per gli annunci durante la Messe e sui social del ripristino dei Falò di Sant'Antonio mi pare del tutto fuori luogo.

Claudio

Non solo i falò ma occorrerebbe attivarsi contro la combustione del legno in apparecchiature non idonee come caminetti e stufe a legna tradizionali perché da noi, in inverno, il 60% delle polveri è causato proprio dalla combustione di legna e biomasse (il traffico incide "solo" per il 39-35%). Per altro, ricordo che queste cose sono già vietate dalla legge e sanzionabili...

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