Il prevosto sfida un tabù: "Più dignità per gli omosessuali"
Il decano don Tiziano Vimercati ha affrontato il tema della discriminazione e della dignità di ogni persona, indipendentemente dalle proprie scelte
E' la voce forte e autorevole del prevosto di Lissone quella che si è schierata, apertamente e senza paura, dalla parte di chi viene discriminato o vede violata la propria dignità.
Il prevosto si è schierato
Il prevosto don Tiziano Vimercati - che è anche decano e capo della comunità pastorale lissonese - è intervenuto a gamba tesa su un tema che, soprattutto negli ambienti ecclesiastici, è ancora un tabù.
Gli omosessuali hanno diritto al pieno rispetto della loro dignità umana. Sono figli di Dio, come tutti e vanno amati, come tutti. Ci sono ancora troppi pregiudizi e troppo disprezzo.
Queste le parole con cui il sacerdote ha voluto commentare - ampliando il discorso alla tutela dei diritti umani e delle libertà - i recenti fatti di cronaca che hanno visto una famiglia cacciare la figlia di casa perchè lesbica.
"Chi siamo noi per giudicare?"
Ma il prevosto a capo del decanato di Lissone ha voluto sottolineare come sia sbagliato giudicare le scelte di vita altrui.
Chi siamo noi per criticare le scelte altrui? Chi di noi non sbaglia e chi di noi non commette errori? Le persone bisogna amarle in ogni caso, indipendentemente dalle scelte che compiono.
Una posizione, quella del decano Vimercati, che potrebbe essere vista come in controtendenza rispetto alla visione granitica e "tradizionalistica" del mondo della Chiesa. Un punto di vista inclusivo che, quasi certamente, farà discutere in città.
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