Commenti su: Il «Prodigio» di Ale: nel suo nome una struttura per aiutare gli altri

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Lidia FLORIELLO

Io ho letto tutto d'un fiato lo scritto. Ho provato una commozione fortissima ! Sapevo di questo ragazzo e conoscevo questa sua forza e voglia di vivere. I genitori sono encomiabili, perché attraverso questa realizzazione che sarà di grande appoggio per chi avrà dolori e malattie come e diverse da Ale potrà trovare una comunità pronta ad accogliere e dare sostegno indispensabile ! L'unione, la condivisione, sono i condimenti essenziali per la cura di chi soffre. Bellissimo