Il Tar boccia la Giunta: la moschea si può costruire

Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso del centro islamico Milano Sesto contro lo stop alla costruzione imposto dalla Giunta Di Stefano

Il Tar boccia la Giunta: la moschea si può costruire
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Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso del centro islamico di Sesto San Giovanni contro lo stop imposto dalla Giunta Di Stefano. La costruzione del nuovo plesso islamico in via Luini può dunque ripartire.

Un duro colpo per l’Amministrazione

La sentenza è stata resa nota oggi, venerdì, e rappresenta un duro colpo per la nuova Amministrazione che in campagna elettorale aveva promesso di bloccare la costruzione di quella che ha sempre definito la più grande moschea della Lombardia. I giudici hanno infatti accolto il ricorso presentato dalla comunità islamica contro la decadenza del permesso di costruire proclamata lo scorso luglio e contro la delibera del Consiglio comunale di inizio ottobre con cui era stato revocato il diritto di superficie del terreno di via Luini di 2.450 metri quadrati su cui sarebbe dovuta sorgere la moschea con annessa biblioteca e ristorante. Un provvedimento votato dalla maggioranza Centrodestra-Polo civico che contesta il mancato pagamento di 320mila euro per oneri, i ritardi nella bonifica del terreno e il mancato rispetto del cronoprogramma dei lavori.

Il sindaco: “Decisione del Tar folle”

“Siamo alla follia!”. Tuona il sindaco Roberto Di Stefano. “In estrema sintesi, per il Tar è irrilevante che il Centro Islamico usufruisca da anni di un terreno comunale senza pagare quanto dovuto alle casse dell’Amministrazione. Così come non vengono prese in considerazione altre questioni di natura prettamente tecnica-urbanistica. Secondo il Tar prevale il diritto di culto e i debiti sono carta straccia? Per me, invece, deve prevalere un concetto che è scritto in tutte le aule dei tribunali italiani: la legge è uguale per tutti. E non vedo perchè gli islamici possano godere di un terreno comunale senza pagare quanto dovuto”.

Di Stefano annuncia ricorso al Consiglio di Stato e pensa a un referendum tra i cittadini

Il sindaco ha anche annunciato un pronto ricorso al Consiglio di Stato. “Leggerò attentamente le motivazioni del Tar – conclude Di Stefano – ma fin da ora dico a chiare lettere che con me sindaco la moschea non verrà mai realizzata. Lo ribadisco, tenendo fede alla volontà politica dei sestesi, non indietreggerò di un centimetro. Anzi, valuterò di istituire una consultazione cittadina per chiedere chi è favorevole o contrario alla grande moschea a Sesto San Giovanni”.

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